il piacere di piacere e per quanto prendessi in giro tutte quelle clienti che venivano a comprarlo in crisi di astinenza ogni tanto lo annusavo respirando profondamente, godendomi quel rilassante effetto placebo. Forse questo aver abbassato la guardia fece si che gli occhi dello sconosciuto entrato silenziosamente nel negozio si piantarono nei miei lasciando un impronta indelebile. Mi chiedeva delle informazioni banali, non era di Roma, si era perso, era entrato per caso e non aveva capito neanche dove era finito. Sapeva di essere vicino al Vaticano ma cercava la RAI. Mi parlava e io non lo ascoltavo, guardavo le sue labbra muoversi e avrei voluto che mi baciasse sul collo, ma non erano gli altri che dovevano impazzire col profumo e venire dietro a me? Balbettavo delle indicazioni senza staccargli gli occhi di dosso e lo accompagnavo alla porta maledicendomi per averlo già buttato fuori, respiravo a fatica, forse era un attacco di panico, questo era quello che intendevano i pazienti che non volevano prendere l’ ascensore?
Cercando di ricordare mi sedetti sul divanetto delle consultazioni, arrivava da non so dove in motocicletta sotto questa pioggia, aveva un appuntamento importante ed era in ritardo, ma chi era? Che faceva? L’ avevo sognato? Forse il profumo era in realtà allucinogeno altro che ferormoni … LSD? Continuavo a fissare il vuoto con la mia faccia soddisfatta quando entrò Mara per aiutarmi a fare la chiusura. Non aveva ancora poggiato l’ ombrello e già mi guardava con divertito sospetto“ Non avrai mica venduto il vibratore telecomandato di D & G da 450 Euro?”“ Ho fatto molto di più”, le risposi sorridendo. Ero sicura che sarebbe tornato, fortunatamente pensavo, gli avevo infilato in tasca una piantina del quartiere in cui c’ era anche la nostra pubblicità, nel segnargli la strada. E se non torna ci penserà il destino a farci rincontrare, ero così convinta di qualcosa fuori dall’ ordinario che non mi preoccupavo neanche di sapere come fare, avrei aspettato 8