La più assidua era Isa nel tentativo di recuperare il tempo
perduto, l’ex marito “pornologo” era molto più abile con le
parole che nei fatti, tornata single, passava da un partner all’altro
scoprendo di poter essere ancora desiderabile nonostante avesse
passato la quarantina e che un mondo era li fuori ad aspettarla
senza moralismi. In fondo affettivamente appagata dalla sua
famiglia, non cercava stabilità, e questo, abbinato alla ormai
conquistata disinvoltura sull’argomento attirava gli uomini come
mosche sul miele.
Poi Elena, appassionata di “vintage”, aveva a che fare con ben
due disfunzioni erettili e non sapendo se attribuirle alla routine o
all’età si dedicava alla causa anima e corpo. Amandoli
profondamente entrambi da anni, escludeva l’ipotesi di un terzo
uomo ostinandosi a voler risolvere la situazione senza farmaci e
sostenendo che, come dicevano le sue amiche massaggiatrici
thailandesi, “tutti i pesci si cucinano nell’olio”, continuava a
ordinare lozioni rinvigorenti, indurenti, riscaldanti, stimolanti.
Dal consumo ormai sospettavo che le bevesse, incrementandone
però anche la vendita.
E ancora Mara, amante “segreta mica poi tanto” del suo capo
commercialista,
era
riuscita
piano
piano
ad
introdurre
l’argomento ricavandone grandi benefici, un bilico ormai stanco
tra moglie e amante era ritornato a pendere decisamente dalla
sua parte rimettendo nuove frecce al suo arco.
Infine io… che potevo tranquillamente sperimentare, non senza
imbarazzo, tutto quello che si poteva fare da sole. Ormai
rassegnata ad una vita da zitella poco interessata al sesso, mi
affannavo a frequentare ogni vernissage e occasione mondana
senza secondi fini, il lavoro assorbiva gran parte della mia
disponibilità e farmi carico dei problemi degli altri esauriva le
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