XL, l'house organ di OPES anno 2, n°5, maggio 2020 | Page 19

19 E CRESCITA legasse indissolubilmente e degnamente il mondo della scuola a quello del lavoro, le vere necessità di manodopera aziendale con delle specializzazioni ottenute tra i banchi di scuola e le competenze dirigenziali da conseguirsi nel mondo universitario davvero necessarie per un management di livello. In particolare, volendo guardare alla nostra Nazione, scopriamo che la situazione era un pizzico migliorata negli ultimi tempi, anche se gli stipendi sono fermi da più di 20 anni. Infatti, nel mese di marzo il tasso di disoccupazione in Italia è sceso di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,8 rispetto a un anno fa. Nello stesso periodo sono aumentati anche gli occupati: 60 mila lavoratori in più, cioè lo 0,3% del totale. Tra questi ultimi la maggioranza, 44 mila persone, può contare su un lavoro a tempo indeterminato. O forse, con la pandemia del coronavirus ancora in atto, sarebbe più giusto dire che “si poteva contare”. Il coronavirus ha distrutto in brevissimo tempo molte delle nostre certezze, mettendo in discussione situazioni non a rischio o comunque tranquille. Sono stati due mesi di chiusura generale e ora le importazioni stentano a ripartire, ECONOMICA così come tante attività, soprattutto quelle un tempo “benedette”. Ad esempio il settore della ristorazione, della moda, della bellezza, del tempo libero e del turismo, fino a poco fa fiori all’occhiello della nostra economia, oggi sono in buona parte a rischio implosione. Il tutto in un panorama come quello nella nostra penisola, dove ormai da tempo i lavoratori si possono distinguere in tre grandi gruppi: coloro che hanno potuto mantenere, se non tutte, almeno buona parte delle tutele ottenute dalle grandi battaglie operaie del secolo scorso, per lo più gente in età ormai avanzata e prossima alla pensione; lavoratori più giovani e precari, senza tutele di sorta e senza nemmeno la speranza di ottenerle in seguito; persone di mezza età, spesso oltre la cinquantina, uscite, non per loro volontà,