XL, l'house organ di OPES anno 2, n°2, febbraio 2020 | Page 13

13 «Sono molto felice perché sta nascendo un nuovo sport che ha bisogno di sostengo – ha dichiarato Alessio Sakara -. Ho sempre detto e pensato che la mentalità dei ragazzi che si trovano su una sedia a rotelle è degna dei veri guerrieri e che questi possano insegnare tanto. Tra gli sport per loro mancava solo la lotta olimpica, per questo motivo, grazie ad un’amicizia di lunga data con la The Wrestling Family, ho chiamato Salvatore Crisanti e Carmelo Lumia che hanno sposato subito il progetto. Loro due, insieme all’ideatore di questo sport, Rigivan, un ragazzo del Santa Lucia Basket, saranno i coordinatori di questo nuovo sport. Ho chiamato i responsabili OPES chiedendo se questa disciplina esisteva, mi hanno detto di no ed allora ci siamo messi sotto con questo esperimento. Abbiamo valutato le tecniche, le regole ed oggi abbiamo simulato il combattimento, divertendoci come ai vecchi tempi.» La lotta paralimpica in carrozzina è frutto di un’idea di un ragazzo che, nonostante la disabilità, non vorrebbe mai rinunciare alla sua passione. Per trasformare un sogno in realtà ha chiesto aiuto al Legionario che, senza batter ciglio, ha sposato la causa. «Ho conosciuto Alessio a una prova a Roma, in occasione di un incontro per promuovere l’attività in carrozzina per poter prendere dei finanziamenti – ha affermato Rigivan Ganeshamoorthy, del Santa Lucia Basket in carrozzina-. Sakara e Alessandro Borghi hanno girato questa pubblicità con noi, per far capire che lo sport deve essere per tutti e non deve avere barriere. La nostra amicizia è nata così. Una sera, riguardando la sua pubblicità su DMAX, ho avuto un lampo di pensiero e ho deciso di scrivergli su Instagram. Gli ho chiesto cosa ne pensava dell’idea di portare la lotta in carrozzina. Un’attività che è nata come svago ma che adesso sta diventando qualcosa di veramente importante. Mi auguro che questo sport vada alla grande e che prenda piede al più presto per dare la possibilità a coloro che, come me, stanno in carrozzina, di poterlo praticare.» Dopo il primo passo saranno necessari altri incontri per valutare bene tutti gli aspetti. La strada è ancora lunga, ma, grazie anche all’impegno di Alessio Sakara, che è riuscito a coinvolgere amici e tecnici di sua fiducia e di comprovata esperienza, il progetto della lotta paralimpica in carrozzina potrebbe subire un’accelerata. È ciò che pensa anche Salvatore Crisanti, campione della lotta e membro della The Wresling Family: «Io pratico questo sport dall’età di 11 anni ma la lotta che conoscevo fino ad oggi è quella classica, in piedi; non avrei mai immaginato di iniziare questa esperienza. Alessio un giorno mi ha chiamato e mi ha parlato di questo progetto, una cosa seria. All’inizio mi sono chiesto come fosse possibile praticare la lotta in carrozzina ma poi Alessio mi ha convinto a provarci. Adesso dobbiamo fare ulteriori test di allenamento per sviluppare tecniche e allenamenti. Una volta chiarito come affrontare tutto e creata la disciplina inizieremo a programmare gli allenamenti ed, eventualmente, cominceremo ad organizzare le gare. Il lavoro è tanto ma quando un progetto merita dedicarci del tempo diventa veramente un piacere.» OPES, di concerto con questi 6 valorosi uomini, promuoverà e regolerà la nuova disciplina.