XL, l'house organ di OPES anno 1, n°4, aprile 2019 | Page 7
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I DELL’URBE
fa, al termine della cerimonia di assegnazione,
il Presidente Nazionale di OPES, Marco
Perissa, ed il Segretario Generale, Juri
Morico, annunciavano alla platea presente al
Salone d’Onore del CONI che i tempi erano
ormai maturi per una piccola trasformazione
del Premio che viene conferito in occasione
del “Dies Romana”, semplicemente noto come
Natale di Roma. Nella loro visione e nella loro
idea di riconoscimento iniziava a prendere
forma un nuovo format, un nuovo criterio di
assegnazione che non tenesse conto soltanto
dei confini territoriali dell’Urbe, ma che venisse
allargato anche a coloro che pur non essendo
romani di nascita si sono contraddistinti per
meriti speciali. Se fino al 2018 l’opera d’arte
realizzata dall’artista e scultore Leandro
Lottici finiva tra le mani di due cittadini
dell’Urbe, un uomo ed una donna, che si
erano caratterizzati per qualità e valori sportivi,
umani e sociali, ora vengono premiati coloro
che incarnano l’antico e glorioso significato
della locuzione “Civis Romanus Sum”. Alla
base del rinnovamento avviato con questa
edizione del Premio Città di Roma c’è anche
un altro fattore: OPES ormai non è più soltanto
un Ente di Promozione Sportiva, ma si sta
trasformando in un Ente di Terzo Settore a tutti
gli effetti. Nel payoff “Protagonisti dello sport,
interpreti della società” dell’ultima campagna
di comunicazione risiede proprio la nuova
mission dell’Organizzazione Per l’Educazione
allo Sport. Anche per questo motivo si spiega la
necessità di allargare le categorie dei premiati,
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