XL, l'house organ di OPES anno 1, n°4, aprile 2019 | Page 8

abbracciando di fatto coloro che operano nel sociale, nella valorizzazione del territorio attraverso lo sport, nel rilancio economico di settori vitali per lo sviluppo di una Nazione, oltre che nelle discipline sportive. Grazie a questa nuova collocazione, il Premio Città di Roma acquista più prestigio ed onora la tradizione romana che celebrava quel 21 aprile dell’anno 753 a.C, giorno che, secondo la leggenda narrata e tramandata dallo scrittore e letterato latino Marco Terenzio Varrone, corrisponde alla fondazione dell’Urbe per mano di Romolo. Basandosi su questi presupposti, si potrebbe affermare che il Premio Città di Roma con la sua nuova concezione non perde la sua identità originaria. Anzi, esalta il suo spirito e risponde alla perfezione a quella locuzione latina che veniva pronunciata con orgoglio dai cittadini romani. 08 Il nuovo concept del Premio Città di Roma, attraverso l’individuazione di nuove categorie di assegnazione del riconoscimento che riportano il nome di alcuni progetti avviati da OPES in diversi ambiti, rende omaggio a quelle persone e a quelle realtà che si prodigano ogni giorno nel loro settore e che, in un certo qual modo, seguono la filosofia di un Ente di Promozione Sportiva e di Terzo Settore. Per la categoria “S.T.A.R.”, progetto di OPES del 2016 che esalta la solidarietà, la temperanza, l’altruismo e il rispetto nel mondo dello sport e nella società, la Giunta Nazionale di OPES ha deciso di conferire il prestigioso riconoscimento a due grandissimi atleti come Emanuele Blandamura e Manuela Furlan, rispettivamente pugile professionista e capitano della Nazionale italiana di rugby femminile. Parliamo di un uomo e di una donna di spessore, dagli alti valori morali e sportivi; in poche parole, due persone che per le nuove generazioni sono degli esempi positivi da emulare. Se il boxeur, conosciuto con il nome di “Sioux” italiano delle 16 corde, è arrivato ad un passo dal conquistare il titolo di campione del mondo WBA, la rugbista ha guidato le compagne e il movimento della palla ovale italiana al prestigiosissimo secondo posto nel Torneo 6 Nazioni, miglior risultato di sempre insieme alla sesta posizione nel ranking mondiale. Si lega ad un progetto di Servizio Civile la categoria “Sport Oltre le Barriere” che premia il Santa Lucia Basket. Gli atleti del club cestistico in carrozzina della Capitale sono Campioni sia sul parquet, dove hanno collezionato titoli e coppe, sia al di fuori degli impianti sportivi, dove professano la loro fede: l’inclusione sociale attraverso la pratica sportiva.