UFOCTLINE
3 NUMERO 9
UFOCTLINE
Si trattava di una base militare dell ’ U . S . Army che fu apparentemente chiusa nel 1945 , ma che in realtà fu occupata da un gruppo dell ’ Office of Strategic Service (“ OSS ”). A partire dal mese di ottobre del 1947 , la base passò sotto l ’ egida della CIA . A Camp Hale fu realizzato uno speciale eliporto , e l ’ intera base fu utilizzata come un campo scuola per esercitazioni di pronto intervento , volte anche al ritrovamento e al recupero di eventuali relitti alieni incidentati . L ’ unità “ IPU ” dimostrò di attuare una ineccepibile condotta operativa in occasione del “ crash ” che si verificò ad Aztec ( New Mexico ). In data 25 marzo del 1948 , il capo del “ Majestic 12 ”, l ’ Ammiraglio Roscoe H . Illenkoetter , che fu anche il primo direttore della CIA , ordinò al colonnello John W . Bowen dell ’ USAF ( Forza Aerea degli Stati Uniti ), Comandante dell ’” IPU ”, di porsi a capo della sua squadra di pronto intervento per recarsi , a 12 km . a nord - est di Aztec ( New Messico ), per ivi recuperare sia i resti di un velivolo non identificato precipitato al suolo , di forma discoidale che misurava 30 metri di diametro , con una verosimile cabina di pilotaggio di circa 6 metri , sia i corpi dei 16 occupanti umanoidi , tutti deceduti in seguito allo schianto . La squadra operativa dell ’ IPU intervenne con i suoi elicotteri per proteggere l ’ area dell ’ impatto , e per impedire agli intrusi di avvicinarsi e di curiosare . Il relitto incidentato e i minuscoli corpi degli alieni furono caricati a bordo di un convoglio , che fu mimetizzato e scortato , fino a raggiungere la base aerea di “ Los Alamos Air Field ”, situata a nord di Santa Fe ( New Mexico ), anch ’ essa adibita a sede operativa della CIA . Il relitto alieno vi rimase per circa un anno , per essere analizzato . Questa volta la notizia del “ crash ” di Aztec non trapelò subito , e passarono circa quaranta anni prima che la verità su questo “ crash ” venisse a galla . I pochi testimoni dell ’ evento furono fatti zittire con le buone , e cioè con la corruzione , e alcuni furono ricattati e minacciati dai militari dell ’ IPU . Nel pomeriggio di un giorno di marzo del 1948 , è probabile che si fosse verificato un terzo caso di “ crash ” a Socorro ( New Mexico ). Alcuni testimoni si dissero certi di avere visto un oggetto volante precipitare , di avere avvertito un boato , e poi di avere notato rottami metallici sparsi nella stessa zona dell ’ impatto . Essi non segnalarono la presenza di corpi alieni nelle vicinanze del “ crash ”. Inoltre , affermarono che un centinaio di militari impedirono l ’ accesso al luogo ove si verificò l ’ impatto . Più complesso ma più ricco di dati attendibili fu il “ crash ” che si verificò il 7 luglio 1948 oltre il confine con il Messico , a circa 30 miglia da Laredo ( Texas ), nei pressi del fiume Sabinas . Trattandosi del territorio del Messico , il generale George Catlett Marshall , in qualità di Segretario di Stato , fu autorizzato dal governo messicano per prelevare i resti di un relitto aereo precipitato al suolo . Egli ordinò al già citato Colonnello John Bowen di porsi al comando dell ’” IPU ”, per recuperare quel relitto nella zona di Nueva Leon . L ’ UFO era di forma discoidale . Sul luogo del “ crash ” fu rinvenuto , adagiato nella vegetazione , il corpo di un umanoide inanimato , alto un metro e 30 cm ., caratterizzato da un grosso cranio , non proporzionato al corpo , e da due mani con quattro dita sprovviste di pollice , che risultavano più lunghe di quelle umane , più sottili e simili ad artigli . Prima che i rottami fossero stati rimossi , i responsabili del laboratorio cine – fotografico dell ’ IPU , vale a dire i fotografi e i cineoperatori che furono comandati ad eseguire foto e filmati segretissimi , raggiunsero il luogo dell ’ impatto , e ripresero tutto lo scenario del “ crash ”. Uno di loro esibì , tra i mesi di dicembre 1979 e gennaio 1980 , due foto istantanee riguardanti il corpo dell ’ alieno , e per questo motivo l ’ ex agente segreto fu accusato di averle falsificate . Per essere scagionato da quella imputazione fornì ai periti sia le stampe che i negativi di quelle foto , che , sottoposti a verifica presso i laboratori della Eastman Kodak , non evidenziarono doppia esposizione o trucchi . Tutto il materiale alieno fu prelevato , scortato e trasportato su un convoglio che da Monterrey proseguì per Laredo , per poi raggiungere l ’ Aeroporto ” Kelly Field Air Force Base ” di San Antonio ( Texas ), qui giunto fu caricato a bordo di un aereo cargo “ C – 5 Skymaster ”, che decollò alla volta di “ Los Alamos Air Field ”, ove fu custodito per essere analizzato . Intanto , in data primo agosto del 1948 , fu istituito l ’” AFOSI ”, vale a dire l ’” Air Force Office of Special Investigation ”, l ’ ufficio centrale per le investigazioni speciali dell ’ Aeronautica Militare americana , incaricato di garantire la sicurezza delle operazioni svolte all ’ interno e all ’ esterno delle basi aeree mediante l ’ attività investigativa dei suoi agenti . Esso fu strutturato in modo simile al più famoso “ Federal Bureau of Investigation ” (“ FBI ”), che aveva sempre dato prova di spiccata efficienza operativa . Gli agenti dell ’” AFOSI ” furono addestrati dai più preparati istruttori dell ’ FBI . Nel 1949 , essi svolsero una investigazione speciale sul personale , sulla sicurezza delle strutture e sui lavori svolti all ’ interno del laboratorio di ingegneria inversa , situato all ’ interno dell ’” Air Field ” di Los Alamos . Essi eccepirono molti rilievi , per cui il capo della CIA propose di trasferire il materiale alieno all ’ interno dei locali “ Sandia ” del “ Kirtland Air Force Base ” ( New Mexico ). Tra i rottami alieni furono notati i segni di una presunta forma di scrittura , che i tecnici del laboratorio di Los Alamos tentarono invano di decifrare . . I vertici militari ne furono informati , e intervennero per fare istituire , in data 20 maggio 1949 , l ’” Armed Forces Security Agenzy ” (“ AFSA ”), vale a dire un ’ agenzia militare interforze che espletò funzioni tecniche specializzate di intelligence , svolte anche allo scopo di decodificare quei segni grafici alieni . Nei locali “ Sandia ”, furono fatti pervenire anche i pochi resti dell ’ oggetto che il 6.12.1950 si schiantò nella zona fra El Indio e Guerrero lungo il confine tra il Texas e il Messico .