UFOCTLINE N.9 (apr-giu 2013) | Page 2

UFOCTLINE
2
NUMERO 9
“ CRASH, RETRIEVAL AND REVERSE ENGINEERING”: VERITA’ RIVELATE.( Prima Parte)
Di Nello Nicolosi

UFOCTLINE

Come è ormai ben noto, il 2 luglio del 1947 si verificarono i due impatti(“ crash”) di Magdalena( in località Piani di San Augustin) e di Corona, vale a dire i due eventi collegati al famoso caso- Roswell. I militari americani si trovarono impreparati a gestire un caso tanto straordinario quanto estremamente importante per la sicurezza della loro nazione. Alcuni componenti della squadra incaricata della raccolta dei rottami alieni, non negarono agli estranei l’ evidenza dei fatti. Essi dichiararono ingenuamente ai giornalisti che quei materiali, a loro sconosciuti, ben potessero corrispondere ai resti di un disco volante precipitato al suolo. Tanto è vero che la notizia di un disco volante catturato dai militari trapelò l’ 8 luglio del 1947, poiché fu riportata in prima pagina dal giornale“ Roswell Daily Record”. Il Comandante dell’ 8^ Forza Aerea dell’ USAF, generale Roger Ramey, si recò d’ urgenza a Roswell, e fu costretto ad arrampicarsi sugli specchi per fornire una sua versione dei fatti che si rivelò poco convincente, poiché dichiarò che le operazioni militari riportate dal giornale furono svolte allo scopo di recuperare i resti di un pallone sonda precipitato al suolo. I compiti del ritrovamento e del recupero(“ retrieval”) dei materiali alieni incidentati furono affidati ai militari della“ Roswell Army Air Field”. I materiali prelevati furono maldestramente assemblati all’ interno di un hangar della stessa base, esposti agli occhi indiscreti di parecchi testimoni. Altro grave errore commesso dal Comandante del predetto aeroporto dell’ Esercito fu quello di contattare e di convocare, all’ interno della base medesima, il titolare di una ditta di pompe funebri di Roswell, per commissionargli cinque piccole bare. Quelle bare avrebbero dovuto custodire i resti di altrettanti corpi mutilati di minuscoli esseri alieni, che furono ritrovati a circa due miglia a est dal luogo dell’ impatto di Corona. I materiali prelevati dai due“ crash” furono poi imbarcati a bordo di un aereo diretto a Fort Worlth( Texas). Essi furono custoditi in un luogo sicuro, in quanto quella base corrispose alla sede di un famoso reparto dell’ Intelligence militare: l’“ Aviation Squadrons and Intelligence Commands and Seabus”, posta alle dirette dipendenze dell’” Air Intelligence Requirements Division”. I minuscoli corpi inanimati degli alieni furono impacchettati all’ interno di appositi contenitori, immersi in un liquido per la loro conservazione, e furono spediti alla volta di“ Fort Riley”, una base militare dell’” U. S. Army” situata a nord ovest di Iunction City( Kansas). Essi furono analizzati più volte, ma nel 1961 furono sottoposti ad un riesame autoptico a Washington presso il“ Walter Reed Hospital”. A Roswell furono commessi errori gravissimi. Si cercò di correre subito ai ripari. Nello stesso mese di luglio del 1947, il generale George Catlett Marshall, Capo di Stato Maggiore dell’ Esercito e Segretario di Stato, ideò e rese attivo il“ MAJI”, vale a dire il“ Majority Agency for Joint Intelligence”, composto dai capi supremi e dai massimi responsabili dei servizi segreti militari e civili degli USA. Questo super gruppo selezionò 12 saggi, scelti tra i più preparati generali e ammiragli delle tre forze armate, nonché tra gli uomini di governo e tra i più illustri scienziati civili provenienti dal mondo accademico. Fu così composto il sottogruppo“ Majestic – 12”, a sua volta competente, tra l’ altro, a organizzare e a disciplinare il comportamento dei suoi agenti nel caso di eventuali ritrovamenti di velivoli alieni incidentati. Nella stessa fase, i vertici dei servizi segreti militari furono letteralmente rivoluzionati. In data 18. 09.1947, furono istituiti sia il“ National Security Council”(“ NSC”) sia la“ Central Intelligence Agency”(“ CIA”). Il 24 settembre 1947 fu formalizzata l’ istituzione del“ Majestic – 12”, con ordine classificato segretissimo emesso dal presidente Harry Truman. Fino allora il predetto team composto dai 12 esperti, selezionati dal“ MAJI”, aveva già elaborato un programma teorico – pratico denominato“ Blue Team”. Tra i tanti obiettivi che il“ Majestic – 12” si propose di realizzare con l’ attuazione di questo piano, vi fu quello prioritario di salvaguardare la sicurezza delle operazioni, nel caso in cui si fossero verificati altri“ crash”. A questo scopo, fu attivata una squadra operativa di pronto intervento, addetta al recupero di eventuali relitti alieni incidentati. Fu istituito l’ IPU, vale a dire l’ Interplanetary Phenomenon Unit( Unità addetta al Fenomeno Interplanetario). Questa unità era costituita da un corpo speciale di agenti segreti, composto da un team di piloti di elicotteri, paracadutisti, assaltatori, incursori, sabotatori, tecnici e scienziati. Essa fu radunata per eseguire, a tempo indeterminato, le esercitazioni richieste, che furono svolte all’ interno di Camp Hale( Colorado).