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serie (così si dice), ma in ogni caso una cosa è certa:
il Martin delle NAC non è il Martin a cui siamo abituati.
E può urtare, vedere quella faccia (anche se più giovane)
avere espressioni e dire parole che non sono
direttamente riconducibili al personaggio che amiamo,
oppure addirittura in netta contraddizione!
Martin delle NAC proviene da una diversa dimensione
creativa, ma, badate bene, NON scollegata da
quella a cui siamo abituati!
Perché creare un Martin uguale a quello della serie
regolare, quando esiste già la serie regolare in cui
farlo agire? No, sarebbe stata una scelta banale e
non all'altezza di Martin. Non all'altezza delle
aspettative di una serie che le aspettative le ribalta
in continuazione.
No, il nuovo Martin è un divertissement creativo
intelligente, che non esita a tracciare trame complesse
al limite dell'intricato (1a serie) o che non esita a
riprendere storie già raccontate trasponendole in
chiave differente e con foliazione differente (2a serie)
non per essere una versione migliore (ci mancherebbe
solo!), ma per regalare prospettive inedite,
per far vedere come, in un universo fumettistico
diverso (socialmente, storicamente, culturalmente),
cambiano le regole di ingaggio, le lunghezze, la narrazione,
l'impatto.
Ma tornerei un attimo all'assunto di partenza: a noi
piace Martin, più di chiunque altro eroe.
E il buon Alfredo Castelli, creatore non solo della
serie regolare, ma anche del concept di queste due
serie, ci ha abituati fin dagli albori non solo ad un
personaggio, ma anche a una tipologia di storie e ad
un paradigma che raramente rimane lo stesso, che
ama cambiare, ama ingannare il lettore e ama stupirlo.
Ama essere aperto alle possibilità, alle teorie
meno conosciute, si diverte con i complotti, dischiude
mondi e ci guarda attraverso alla ricerca di una
prospettiva inedita, di quel qualcosa che disarma,
magari destabilizza, ma di sicuro si rifiuta di essere
banale.
Sinceramente: c’è qualcuno di voi che pensa che
Martin Mystère sia solo un personaggio??
La diffcoltà ad identificare questo progetto con un
nome commerciale predefinito (remake? reboot?
stagione?) ne è l'esatta prova. Il Martin che vedete
nelle NAC non è il BVZM, ma una sua alternativa
visione creativa. Siamo in un universo metafumettistico,
non si tratta nemmeno di diverse dimensioni,
qui la faccenda si fa più complessa: il
Questo, signori miei, è un trattato socio-culturale
(come profondità di intenti) e contemporaneamente
una discesa nell'avventura pura (come estetica narrativa
e iconografica) che solo un fumetto come
Martin Mystère poteva portare a compimento.
Mi è capitato spesso di sorridere, durante la lettura
dei volumi, quando lo spettacolo puro si dipanava
nelle doppie splash pages della prima stagione,
quando Martin compiva azioni mirabolanti o quan-