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Il mysterioso tassello delle NAC
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Ospitiamo in queste pagine un interessante intervento
di Daniele Rudoni, grande amico di AMys,
ma soprattutto ottimo colorista de Le Nuove Avventure
a Colori di Martin Mystère. La sua riflessione è
nata di getto, all’indomani dell’uscita nelle edicole
del settimo e ultimo numero della seconda serie.
<<È finita.
Anche se spero non lo sia in maniera permanente.
Tuttavia proprio ieri, in tutte le edicole ancora aperte,
le avventure a colori di Martin Mystère sono
giunte alla naturale conclusione.
Il web brulica di moltissime opinioni riguardo queste
NAC, alcune buone, altre meno, altre ancora che
trasudano delusione…
Vorrei darvi il mio personale parere a riguardo, da
colorista delle intere due serie e da fan del Buon
Vecchio Zio Martin.
Non pretendo che la mia opinione sia migliore delle
vostre solo perché ho colorato 1600 pagine del nostro
beniamino in poco meno di 4 anni. Anzi, probabilmente
proprio per questa ragione sarò leggermente
di parte nella mia discettazione, ma abbiate
pazienza: tenterò di essere il più oggettivo possibile
e di analizzare le caratteristiche delle serie che piano
piano mi si sono rivelate, tavola dopo tavola, come
piccoli tasselli di un puzzle che va osservato nella
sua interezza, prima di essere capito.
Non farò spoiler di nessun tipo, quindi siete liberi di
continuare senza temere che io vi rovini la lettura,
mi limiterò a considerazioni generiche, invitando
tutti quelli che ancora non l'hanno fatto a leggere
entrambe le serie delle NAC prima di qualsiasi altra
cosa.
Prima di tutto, una piccola considerazione: a noi
piace il BVZM.
Sì, ci piacciono anche Tex, Zagor, gli eroi bonelliani
sono il nostro pane quotidiano, ma il BVZM ci piace
di più. Molto di più.
E questa considerazione ha spinto alcuni a criticare
il "nuovo" Martin, perché indubbiamente molto distante
dal "vecchio", almeno per quanto riguarda la
prima serie. Troppo sanguigno, poco logorroico,
troppo dinamico, e via così. Meglio nella seconda