Itinerari
u
catturare vivo il pesce in transito
tra il lago e il Mare dei Sargassi
(il fiume Marta è infatti emissario
del Lago di Bolsena e le sue
acque sfociano nel Tirreno), in
particolare le anguille, anche
queste molto amate, al pari della
Cannaiola, da Papi e Cardinali.
Dante, nel XXIV canto del Purga-
torio, parlando di papa Martino
IV, il papa “ghiottone” letteral-
mente scrive: "... e quella faccia
di là da lui più che l'altre trapunta
/ebbe la Santa Chiesa in le sue
braccia / dal Torso fu, e purga
per digiuno / l'anguille di Bol-
sena e la vernaccia” per sottoli-
neare la passione che il Papa
aveva per questo pesce.
Voluto a tutti i costi sul soglio
pontificio dal re di Francia Carlo
d’Angiò, Martino IV, al secolo
Simon de Brion nato nel 1220, fu
incoronato ad Orvieto, che con
Montefiascone divenne la sua
residenza. è passato alla storia
più per l’appetito che per l’impe-
gno pastorale, e molti commen-
98 TURISMO all’aria aperta
tatori dell’epoca sembrano con-
cordare con il sommo Poeta
sulla sua personalità e le sue de-
bolezze. Per esempio Iacopo
della Lana lo dipinge così: “Fu
molto vizioso della gola e per le
altre ghiottonerie nel mangiare
ch’elli usava, faceva tòrre l’an-
guille dal lago di Bolsena e
quelle faceva annegare e morire
nel vino alla vernaccia…”. Nel-
l’Ottocento lo scrittore Tomma-
seo, commentando il verso
dantesco, cita anche un epitaffio
che si diceva scolpito sulla
tomba di Martino IV: “Gaudent
anguillae quod mortuus hic jacet
ille qui, quasi morte reas, exco-
riabat eas” ossia “Gioiscono le
anguille perché giace qui morto
colui che, quasi fossero colpe-
voli di morte, le scorticava”. Con-
troverso il motivo per il quale
Martino IV ebbe questa nomea.
All'epoca infatti, molti furono i
papi golosi per cui diventa diffi-
cile individuare un motivo sul
perché molti scrittori dell'epoca
avessero focalizzato l'appellativo
solo su Martino IV e non altri.
Qualcuno in verità una spiega-
zione l’ha data: probabilmente
perché nel Medioevo l’anguilla
rapprese ntava per la sua forma
di serpente una ghiottoneria
proibita, simbolo del peccato ori-
ginale, e constatare la sfrenata
preferenza di un tale cibo in un