Itinerari
una ghiotta ed interessantissima
occasione per conoscere l’antro-
pologia e le origini dell’intero ter-
ritorio lacuale e non solo di
Marta.
La motivazione principale per
cui Marta è tanto ambita dai
viaggiatori slow è data dalla vici-
nanza ai luoghi dell’arte e dell’ar-
cheologia per eccellenza (vedi
Roma e l’Etruria, ma anche la To-
scana e l’Umbria) e da un am-
biente
straordinariamente
incontaminato. Tra le sue bel-
lezze, oltre al lungolago e al
borgo dei pescatori (dove an-
cora vivono coloro che si occu-
pano di pesca, principale attività
del luogo), vi è una parte interna,
medievale, nota soprattutto per
la sua famosa torre, detta “Torre
dell’Orologio”, dalla cui sommità
(21 metri di altezza), è possibile
godere di una splendida vista
del lago. Costruita nel XII secolo,
svolgeva la funzione di bastione
per la difesa del territorio. Il
luogo è ideale, contenendo og-
getti della tradizione, per sco-
prire la storia del territorio, tra
aneddoti, leggende, tradizioni e
fantasmi come quello di Amala-
sunta, la regina degli Ostrogoti
che, secondo la leggenda, sia
stata prima segregata e succes-
sivamente uccisa sull’isola Mar-
tana e di cui, secondo i
pescatori del posto, si sentano
ancora i suoi lamenti provenire
dall’isola nei giorni di tramon-
tana.
Appena fuori dell’abitato, ancora
poco conosciuta, ma incredibil-
mente affascinante dal punto di
vista storico e ambientale, è la
“Cannara”, un complesso unico
u
nel suo genere, realizzato per
TURISMO all’aria aperta 97