Onthe Road
poter trascorrere la notte.
Finalmente solo nella tarda mat-
tinata del giorno seguente la
strada viene riaperta e prose-
guiamo così attraversando la
Sierra della Punilla, attorniati da
un bellissimo paesaggio: subito
dopo ecco l’imponente Sierra
Famatina, con le sue vette inne-
vate che toccano i seimila metri,
e subito dopo, entriamo nella
zona del Parco Nazionale del
Talampaya.
Sebbene in modo sintetico è
però necessario raccontarne
qualcosa in più: questa In pre-
cedenza era un’area protetta,
ma dal 1997 è diventato un
Parco Nazionale che, in seguito,
l'Unesco ha inserito anche come
Patrimonio Universale dell’Uma-
nità. La prima difficoltà oggettiva
per la visita è relativa alla sua di-
slocazione geografica: qui biso-
gna volere davvero venirci, tanto
è isolato da tutto!La seconda è
data dalle condizioni climatiche
che, spesso, sono piuttosto
estreme, con temperature estive
che possono sfiorare i 50°! Il
terzo, ed ultimo, le particolari e
rigide modalità di visita che sono
ammesse e che prevedono costi
che sono spesso giudicati ec-
cessivi rispetto ad un’organizza-
zione che, a numerosi turisti, è
apparsa un po’ carente e non in
grado di soddisfare appieno le
attese...
Ricordiamo infatti come, con il
nostro veicolo, si possa arrivare
solo fino all’ingresso vero e pro-
prio del parco: da qui si potrà
procedere solo dopo aver ac-
quistato il caro biglietto ed es-
sere saliti su appositi bus,
insieme a tante altre persone
sconosciute, elemento questo
che scontenta non poco...
E, solo per dare un’idea dei
tempi previsti – dato questo che
u
potrebbe essere utile nella pro-
TURISMO all’aria aperta 39