Turismo all'aria aperta n.264 turismo-allaria-aperta-n-264 | Page 39

Onthe Road poter trascorrere la notte. Finalmente solo nella tarda mat- tinata del giorno seguente la strada viene riaperta e prose- guiamo così attraversando la Sierra della Punilla, attorniati da un bellissimo paesaggio: subito dopo ecco l’imponente Sierra Famatina, con le sue vette inne- vate che toccano i seimila metri, e subito dopo, entriamo nella zona del Parco Nazionale del Talampaya. Sebbene in modo sintetico è però necessario raccontarne qualcosa in più: questa In pre- cedenza era un’area protetta, ma dal 1997 è diventato un Parco Nazionale che, in seguito, l'Unesco ha inserito anche come Patrimonio Universale dell’Uma- nità. La prima difficoltà oggettiva per la visita è relativa alla sua di- slocazione geografica: qui biso- gna volere davvero venirci, tanto è isolato da tutto!La seconda è data dalle condizioni climatiche che, spesso, sono piuttosto estreme, con temperature estive che possono sfiorare i 50°! Il terzo, ed ultimo, le particolari e rigide modalità di visita che sono ammesse e che prevedono costi che sono spesso giudicati ec- cessivi rispetto ad un’organizza- zione che, a numerosi turisti, è apparsa un po’ carente e non in grado di soddisfare appieno le attese... Ricordiamo infatti come, con il nostro veicolo, si possa arrivare solo fino all’ingresso vero e pro- prio del parco: da qui si potrà procedere solo dopo aver ac- quistato il caro biglietto ed es- sere saliti su appositi bus, insieme a tante altre persone sconosciute, elemento questo che scontenta non poco... E, solo per dare un’idea dei tempi previsti – dato questo che u potrebbe essere utile nella pro- TURISMO all’aria aperta 39