Turismo all'aria aperta n.264 turismo-allaria-aperta-n-264 | Page 31

Onthe Road Vaticani). Dalla metà del XVI se- colo (dopo il Concilio di Trento) alla metà del XIX secolo ebbe qui una sua sede il Santo Uffizio o Tribunale dell'Inquisizione. Un'al- tra prova di questa presenza si ha grazie ad un intero processo del 1726, scampato ai sac- cheggi, rinvenuto a Dublino, nel quale viene descritta la fuga di Domenico Ciabocchi, condan- nato per eresia in quanto bi- gamo, che strangolò il vivandiere e fuggì. Su un lato della sala una piccola porta permette l'accesso ad una cella carceraria. Le pareti della cella sono avvolte da un gran numero di segni graffiti. Per lasciare una traccia indelebile della loro sofferenza e non avendo a disposizione carta o in- chiostro, i prigionieri usarono un coccio appuntito sull'intonaco bianco. In questo modo nomi, schiare che venissero cancellati, date e simboli sono potuti arri- Lombardini affidò i suoi mes- vare fino ai giorni nostri. Dopo se- saggi di pace, libertà e giustizia coli di silenzio è riemersa la storia ad un linguaggio con simboli di un prigioniero, che trascorse in massonici, alchemici e cabalistici quella cella almeno 90 giorni fra incisi secondo un preciso dise- il 1759 e il 1760, Giuseppe An- gno mentale. Grazie ai docu- u drea Lombardini. Per non ri- menti rinvenuti negli Archivi TURISMO all’aria aperta 31