THE MAGAZINE N.2 | Page 41

Horizons
A steam train
Un treno al servizio del territorio Il risultato è che ogni domenica , da marzo a inizio giugno e poi da settembre a dicembre , cioè quando non fa troppo freddo o troppo caldo , si parte in direzioni ogni volta diverse , quasi sempre abbinate a feste , sagre , mostre e mercati . “ In 25 anni abbiamo portato a spasso circa mezzo milione di persone ”, racconta con comprensibile fierezza Giancarlo Palazzi , il ferroviere in pensione che nel 1996 ha vissuto da protagonista il recupero della linea dismessa e da allora non ha più smesso di occuparsene . Lui , che pure i treni li ama , lo dice chiaro e tondo : “ Il treno da solo non basta : quando l ’ hai visto una volta poi rimane quello ; allora si tratta di legarci il territorio , i valori , l ’ arte , i prodotti ”. Il treno insomma è al servizio di ciò che lo circonda , che a pensarci bene è esattamente la sua ragion d ’ essere . A conti fatti , e salvo circostanze extra che è comunque possibile organizzare , le uscite annuali sono tra quindici e venti : domeniche d ’ autunno o di primavera in cui il legno biondo dei 468 posti a sedere ( sei vagoni da settantotto posti ciascuno ) aspetta i gitanti , così come li aspettano i dintorni : ora per un assaggio di vino , ora per gustare il tartufo , inoltrarsi nei boschi , visitare luoghi d ’ arte . Ferrovia Val d ’ Orcia è anche il nome dell ’ associazione di volontariato di cui fa parte Palazzi , che insieme a Fondazione FS , Provincia di Siena e all ’ agenzia di viaggi Visione del Mondo organizza il tutto . Anche per questo a bordo del treno , se si escludono capotreno e macchinisti , gli altri sono tutti volontari , tra cui un certo numero di giovani .
Viaggiare per il “ gusto ” Nella domenica che il cronista ha il piacere di poter vivere di persona , la destinazione è Trequanda , che aggiunge alla giornata l ’ ebbrezza di scendere nella stazione – ci dicono – più piccola d ’ Italia . Difficile
“ The best show is out there , that kind of movie framed by the window , with the landscapes all around ”
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A train in service to the region The result is that every Sunday , from March to the beginning of June and then from September to December , and therefore when it is not too cold or too hot , the train sets off to a range of different destinations , in a schedule designed to combine with festivals , events , exhibitions and markets . “ In 25 years , we ' ve carried around half a million people ,” says Giancarlo Palazzi , a retired railway employee , with understandable pride . Mr Palazzi took part in the recovery of the disused line in
1996 and has been involved with its operations ever since . A lover of trains , he puts it plainly : “ The train alone is not enough : when you ’ ve seen it once it doesn ' t change . What you need to do is tie it in to the local area , the values , the art , the products .” In short , the train is there to serve and showcase its surroundings , which – when you think about it – is exactly what it ' s designed to do . On balance , and barring any extra events that may be organised , there are between fifteen and twenty annual outings : autumn or spring Sundays when the golden-yellow wood of the 468 seats ( six carriages , each with 78 seats ) awaits the day-trippers , just as those magical landscapes do : perhaps to try the wine and truffles , wander in the woods , or explore local sites of artistic interest . Ferrovia Val d ’ Orcia is also the name of the volunteer association of which Mr Palazzi is a member , which organises all the excursions with the FS Foundation , the Province of Siena and the travel agency Visione del Mondo . This is also why the personnel on board the train , apart from the conductor and the driver , are all volunteers , both young and old ( er ).
Travelling for “ taste ” On the Sunday that this reporter is lucky enough to experience this wonderful trip in person , the