THE MAGAZINE N.2 | Page 23

Horizons di lavanda , appena fuori Saint Rémy . Il tempo di sistemarci nella vicina Villa La Bergerie – pura , disarmante e confortevole eleganza francese − e arriviamo al centro storico di Saint Rémy . Il soggiorno in una villa può indurre al “ dolce far niente ”. Io lo so bene perché viaggiamo sempre così sin da quando ero piccola , riservando per noi una villa scelta con cura . Noi in famiglia però siamo accomunati dal desiderio di non perderci subito nel piacevole ozio che le dimore che scegliamo offrono … Non cadiamo facilmente nella trappola di trasformare la nostra bellissima casa in affitto in un ’ alternativa alla scoperta ! In serata , nel patio di Villa La Bergerie , ci sarà tempo per fare due chiacchiere sulla Francia , cercare equilibri pericolosi tra pregi e difetti del cibo ( buonissimo ), disegnare sulla carta la prossima tappa del nostro viaggio , magari riservando un ristorantino … o “ puntando ” un brocante . Intanto , camminiamo sulla pavimentazione delle strade di Saint Rémy in lastre di pietra sottili e regolari , contornata da casette color pastello , protetta dai platani e popolata da caffè , ristoranti e piccoli negozi-bazar , “ assaggio ” del grande mercato che il mercoledì occupa le tre principali piazze del paese con il suo grande e allegro assortimento di frutti e verdure , ceramiche e tessuti , candele profumate ( alla lavanda , ça va sans dire ) e pasticceria . Avremmo potuto rimanere dentro Saint Rémy l ’ intera giornata , o una settimana , o un mese . Invece , c ’ è un luogo che ci attende a pochissimi chilometri , lo stesso che aspettava più di centotrent ’ anni fa Vincent Van Gogh : il monastero di Saint Paul de Mausole , all ’ epoca − e ancora oggi − sede di un ospedale psichiatrico . Raccontano gli storici che Vincent decise di venire qui spontaneamente , per affidarsi alle virtù terapeutiche di questa struttura unendole a quelle della pittura , che
The garden of the HÔpital-de-Saint-Paul de-Mausole painted by Vincent Van Gogh
into the nearby Villa La Bergerie – pure , disarmingly comfortable French elegance – and made our way to Saint Rémy ’ s historic town centre . Staying in a villa can induce " dolce far niente " ( sweet idleness , the pleasure of doing nothing ). I know this well because we have always travelled this way since I was a child , carefully picking out a villa just for us . As a family , however , we are united by a desire to avoid immediately losing ourselves in the blissful idleness that comes so naturally in the villas we choose … We do not easily fall into the trap of surrendering to the peace and stillness of our beautiful rented home rather than discovering what the local area has to offer ! In the evening , on the patio of the Villa La Bergerie , there will be time to chat about France , argue over the merits and demerits of the ( very good ) food , draw the next stage of our journey on the map , perhaps booking a table at a little out-of-theway restaurant … or tracking down some bargains in a local brocante ( a sort of charming little flea market or garage sale ). We wander along the thin , regular stone slabs that pave the streets of Saint Rémy , surrounded by pastel-coloured houses , protected by plane trees and populated by cafés , restaurants and small bazaar shops , a " taster " of the large market that occupies the three main squares of the village on Wednesdays with its huge , cheerful assortment of fruits and vegetables , ceramics and textiles , scented candles ( lavender , of course ) and pastries . We could have stayed in Saint Rémy the whole day , or a week , or a month . But there is a place that awaits us just a few kilometres away , the same place that awaited Vincent Van Gogh more than a hundred and thirty years ago : the beautiful eleventh-century monastery of Saint Paul de Mausole , at the time –
“ La Provenza è un ’ immersione nella luce , nei colori , nei profumi e nei sapori , in un ’ arte che somiglia al paesaggio , e viceversa ”
“ Provence is an immersion in light , colours , scents and flavours , in an art that resembles the landscape ( and vice versa ) ” praticò ossessivamente : pensate che in poco più di un anno , dal maggio del 1889 al giugno del 1890 , produsse circa 150 dipinti (!) tra i quali alcuni dei più belli della sua sterminata produzione artistica , dalla Notte stellata ai Corvi su un campo di grano , fino al celebre Iris . Quante volte ho provato a replicare quella danza di colori … Il modo migliore per tentare di comprendere come sia nata tanta bellezza è seguire la meravigliosa passeggiata pedonale realizzata dal Comune , che unisce il centro di Saint Rémy con l ’ ingresso del monastero . Una tappa obbligata è al primo piano dell ’ edificio principale , dove si trova la ricostruzione della camera che Van Gogh occupò durante la sua permanenza . Fuori dalla finestra , la giornata è – tanto per cambiare – luminosa , ma i colori non sono quelli , violenti e tormentati , pennellati nei suoi quadri . E anche la luce del giardino è diversa , dolce e avvolgente . È verso questa luce che corriamo , in direzione Aix-en-Provence . and still today – the site of a very famous psychiatric clinic . Historians tell us that Van Gogh decided to come here voluntarily , to seek out the therapeutic benefits provided by this establishment and to combine them with those of painting , which he did obsessively : just think that in little over a year , from May 1889 to June 1890 , he produced around 150 paintings (!), including some of the most beautiful of his endless artistic output , from Starry Night to Wheatfield with Crows , and the famous Irises . How many times have I tried to replicate that swirling dance of colours …? The best way to try to understand how such beauty came to be is to follow the wonderful self-guided walk created by the municipal authorities , which links the centre of Saint Rémy with the entrance to the monastery . A must-see is the first floor of the main building , where you can find a reconstruction of the room that Van Gogh occupied during his stay .
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