EMMA VILLAS THE MAGAZINE
Week 2 . Mele , pere e lavanda Aix-en-Provence è una Saint Rémy moltiplicata per dieci : stessi cestini di vimini pieni di lavanda , stesse botteghe da cui esce la mattina uno stordente profumo di baguette . Stessi colori pastello delle case , stesse fontane , stesso dedalo di viuzze e piazzette nascoste , e poi botteghe di antiquari , negozi di artigianato provenzale e di prelibatezze gastronomiche . Ma tutto più grande , più ricco e se possibile più charmant ( mi piace molto , questa parola francese …), con il sole che inonda le facciate dei palazzi signorili dai portali scolpiti nella pietra , si ferma davanti ai platani che fanno ombra ai caffè su strada e sfiora tantissime fontane ricoperte di muschio . Poi , naturalmente , ci sono i pittori . Papà , da inguaribile cinefilo , prima di partire mi ha fatto vedere uno dei film più amati del suo Woody Allen , Manhattan , nel quale , poco prima del finale , il protagonista Isaac Davis detta a un registratore la sua personale lista delle cose per le quali “ vale la pena di vivere ”. E mette fra queste , accanto a Groucho Marx e a Frank Sinatra , all ’ Educazione sentimentale di Flaubert e Louis Armstrong , e via elencando , anche “ quelle incredibili mele e pere dipinte da Cézanne ”. Paul Cézanne è nato qui , e come Van Gogh dai paesaggi e dalla natura di questi luoghi ha tratto un ’ ispirazione che ha cambiato per sempre la storia della pittura . È dunque tempo di “ sentirla ” da vicino questa natura , con tutti i nostri sensi : prendiamo l ’ autostrada , usciamo a Manosque e seguiamo le indicazioni per Lavandes Angelvin . Finché davanti a noi , per decine di chilometri sono solo campi e distillerie di lavanda , con il loro viola ( o quello che è ) prepotente e il profumo penetrante , dai quali
Outside the window , the day is bright and sunny ( just for a change ), but the colours are not those violent and tormented hues that we see in his paintings . And the light in the garden is also different , gentle and enchanting . And it is towards this light that our journey continues , in the direction of Aix-en-Provence .
Week 2 . Apples , pears and lavender Aix-en-Provence is a Saint Rémy turned up to 11 : the same wicker baskets full of lavender , the same shops from which a dizzying scent of baguettes wafts each morning . The same pastel colours of the houses , the same fountains , the same maze of narrow streets and hidden squares , and then antique shops and boutiques selling Provençal handicrafts and gastronomic delicacies . But everything is bigger , richer and , if possible , more charmant ( I really love this French word …), the sun flooding the façades of the stately buildings with their stone-carved portals , halting in front of the plane trees that shade the street cafés and gently caressing the
Walking through a ProvenÇal market many moss-covered fountains . Then , of course , there are the painters . Dad , being an incurable cinephile , showed me one of Woody Allen ’ s best-loved films , Manhattan , before leaving . In it , just before the finale , the main character Isaac Davis dictates his personal list to a tape recorder in answer to the question " why is life worth living ". Alongside Groucho Marx and Frank Sinatra , Flaubert ’ s Sentimental Education and Louis Armstrong , and all the others , he includes " those incredible apples and pears by Cézanne ". Paul Cézanne was born here , and like Van Gogh , he drew inspiration from the landscapes and nature of these places , changing the history of painting forever . It ’ s
Villa Cassis , Cassis , CÔte d ' Azur , France
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