u to del P icen o
Cultura d’impresa per
un’impresa della cultura:
essere innovativi per essere
competitivi!
La parola al Direttore
del Consorzio
Universitario Piceno,
dott. Pierluigi Raimondi
Perché il CUP crede in questo progetto?
“L’Italia si divide in 3 grandi blocchi geografici: i grandi territori, ove
esistono i grandi Atenei, i territori di medie dimensioni, come il
Piceno che hanno necessità di sviluppare politiche di formazione
universitaria e post lauream e poi ci sono i piccoli territori. Il CUP
cerca di rispondere alle esigenze della seconda fascia, grazie alla
rete costruita dagli enti locali soci e dalla rete dei 4 atenei convenzionati, inoltre da un anno e mezzo stiamo sviluppando progetti
creativi legati alla formazione e alla creatività dei giovani. In tal
senso sono stati vinti 5 bandi su altrettante domande presentate,
tra i quali il più rilevante quello sui distretti culturali, strettamente
legato al design con il partenariato scientifico della Scuola di Architettura e Design e Unicam. Sviluppare progetti legati alla creatività
dei giovani si lega fortemente alla volontà di tutti gli enti soci di
trattenere in sede locale i giovani talenti creativi”.
Cultura dunque come leva di sviluppo dei territori: è davvero
possibile?
“Per rispondere mi rifaccio ad un articolo di Maura Romano, Presidente di Melting Pro. Laboratorio per la cultura, pubblicato nella
rivista Insula Europea (http://www.insulaeuropea.eu/) secondo cui
‘La leva culturale produce sviluppo del capitale economico di un
territorio, del capitale umano dei suoi abitanti, riqualificazione e
rigenerazione urbana dei suoi luoghi, vitalità del suo patrimonio
identitario tangibile e intangibile. E lo può fare in tanti modi. Pensiamo agli eventi culturali e di spettacolo ed all’impatto che sono
in grado di generare. Affinché la cultura diventi realmente