Tesi Robotica Un co-processore per Stereo-Matching: Architettura | Page 11

i i “LP_Tesi” — 2011/9/9 — 21:20 — page 11 — #11 i i Introduzione In un mondo tecnologico come quello di oggi i computer regnano come dispositivi “General Purpose”, eseguono i calcoli più disparati, riproducono musica, film e tantissime altre cose che fino a pochi decenni fa erano impensabili per un singolo dispositivo. Un approccio totalmente generalistico non rappresenta sempre un vantaggio: nonostante l’incremento costante di potenza unito alla riduzione di dimensioni, ciò non implica che ogni task verrà eseguito sempre nel minor spreco di tempo (cicli di clock) e spazio fisico (memoria). Per questo motivo sono sempre esistiti dispositivi progettati completamente in hardware in grado di eseguire determinati task con performance irraggiungibili da dispositivi General Purpose come un Personal Computer. Questi tipi di dispositivi non sono però esenti da svantaggi. Una volta che una piattaforma sviluppata in HW viene disegnata e costruita non potrà mai più essere deassemblata in modo da eseguire un task diverso da quello iniziale. Per questo motivo sono stati progettati circuiti integrati digitali la cui funzionalità è programmabile (e riprogrammabile) via software. Una volta programmati, questi dispositivi, possono eseguire il loro compito per un tempo più o meno lungo per poi essere riprogrammati in modo da svolgere task sempre diversi. Nell’ambito della Computer Vision (abbr. CV) viene definita e studiata una tecnica detta “Stereo-Matching” (nota anche come Stereo-Correspondence) che a partire da una serie di immagini della stessa scena, prese ognuna da posizione leggermente discostata rispetto alle altre, consente di ottenere una “mappa di disparità” che indica quali oggetti siano più vicini e quali siano i più lontani dal punto di osservazione. Un’applicazione del genere è utilissima nel campo 11 i i i i