Tesi Robotica Algoritmi ed architetture per la risoluzione di... | Page 40

2.1. SIFT 40 L’o set finale x viene aggiunto alla locazione del suo punto campione e si ha la ˆ stima interpolata per la locazione dell’estremo. La funzione calcolata nel punto massimo, D(ˆ) viene usata per scartare gli estremi instabili con un contrasto x basso. Questo si può ottenere sostituendo la seconda equazione nella prima ed abbiamo: D(ˆ) = D + x 2.1.1.1 1 ˆDT x ˆ 2 ˆx Eliminating edge response Per avere stabilità non è su ciente eliminare i keypoints con un basso contrasto. La funzione DoG darà una risposta robusta lungo gli edges, anche se la locazione non è comunque ben determinata lungo gli stessi e perciò ci sarà la presenza di quantità, seppur minima, di rumore. Per quanto riguarda invece le principali curvature, si ottengono dalla matrice Hessiana1 2 ◊ 2, che chiameremo H per comodità, calcolate nella locazione dei keypoints e nella rispettiva scala: H= 5 Dxx Dyx Dxy Dyy 6 Le derivate sono stimate considerando le di erenze tra i punti campione vicini. Gli autovalori di H sono proporzionali alle principali curvature di D, si prende l’autovalore con la maggiore ampiezza e il più piccolo. La somma di tali autovalori si ricava dalla traccia di H e il loro prodotto dal determinante della stessa, pertanto: T r(H) = Dxx + Dyy = – + — e Det(H) = Dxx Dyy ≠ (Dxy )2 = – · — Nell’improbabile caso che il determinante sia negativo, le curvature hanno segno di erente, pertanto i punti vengono scartati. Sia ora r il rapporto tra – e—, così da avere: – = r · —. Allora abbiamo che: 1 Ricordiamo che l’hessiano di una funzione è una matrice quadrata contenente tutte le derivate seconde parziali di tale funzione