Tesi Robotica Algoritmi ed architetture per la risoluzione di... | Page 41

2.1. SIFT 41 T r(H)2 (– + —)2 (r— + —)2 (r + 1)2 = = = Det(H) –·— r·— r il quale dipende solamente dal rapporto degli autovalori e non più dal loro singolo valore. Figura 2.1.2: Calcolo finale delle features 2 La quantità (r+1) è minima solo quando i due autovalori risultano uguali e r aumentano con r. Quindi, per avere la certezza che il rapporto delle principali curvature sia al di sotto di certe soglie, dobbiamo solamente controllare che: T r(H)2 (r + 1)2 < Det(H) r Tale disuguaglianza risulta essere e ciente, infatti con meno di 20 operazioni in floating point, ogni keypoint può essere controllato. 2.1.2 Orientation assignment Nell’assegnazione di un’orientazione coerente a ciascun keypoint, in base alle proprietà dell’immagine locale, si può ottenere un’invarianza rispetto alla rotazione dell’immagine. Bisogna tuttavia tenere presenti che i descrittori hanno dei limiti e che a priori vengono scartate alcune informazioni dell’immagine. La scala del keypoint è usata selezionando la gaussiana omogenea all’immagine L, in modo tale che i calcoli successivi si e ettuano rispetto ad una scala invariante. In ogni immagine campione, L(x, y), il gradiente d’ampiezza, tale m(x, y) e l’orientazione, ◊(x, y), sono stati precedentemente calcolati tramite la di erenza dei pixel: