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1.5. FILTRO DI SMOOTHING GAUSSIANO 24 dove ‹ 2 = 1/‡2 è la deviazione standard del dominio della frequenza che è il reciproco della deviazione standard nel dominio spaziale. Ciò ci porta alle seguenti considerazioni: • Per valori piccoli di ‡ corrispondono valori grandi di ‹, ossia, il filtro gaussiano produce uno smoothing lieve se la deviazioni standard ha valori piccoli (che corrispondono a valori grandi nel dominio delle frequenze) che come conseguenze porta ad un limitato taglio delle alte frequenze. • Al contrario se ‡ ha valori alti, l’operazione di smoothing è notevolmente accentuata avendo in corrispondenza un valore piccolo di ‹ ed eliminando così un numero maggiore di alte frequenze. In quest’ultimo caso, l’eliminazione delle alte frequenze comporta sia una maggiore attenuazione del rumore che delle strutture presenti nel dominio spaziale. Con la funzione di trasferimento H(u) ancora gaussiana nel dominio delle frequenze, si conferma nuovamente l’esistenza di un unico picco. 1.5.3 Separabilità del filtro gaussiano In questa sezione si spiegherà la proprietà forse più importante del filtro, infatti in seguito vedremo come migliorare l’e cienza dell’implementazione sfruttando questa semplice proprietà della funzione gaussiana, la proprietà di separabilità. Infatti possiamo riassumere una funzione gaussiana bidimensionale come il prodotto di due gaussiane monodimensionali. Siano h(i, j) e f (i, j) rispettivamente la funzione di trasferimento e l’immagine da filtrare, segue che: g(i, j) = h(i, j) ı f (i, j) = = = q q l k q q h(l, k)f (i ≠ l, j ≠ k) (l2 +k2 ) ≠ 2‡2 f (i ≠ l, j ≠ k) ke q ≠ l22 Ëq ≠ k22 2‡ 2‡ f (i ≠ l, j ≠ le ke l È k) dove l’espressione in alto indica la convoluzione (discreta) dell’immagine f (i, j) con la funzione gaussiana monodimensionale h(k) che rappresenta la componente verticale.