Tesi di Laurea di Davide Roberto in Etnomusicologia (Dams - Musica) Tesi di Laurea in Etnomusicologia di D. Roberto | Page 99
parte della membrana più vicina alla cornice ed ai sonagli. Ne consegue
un maggior suono sui sonagli rispetto a quello sulla membrana.
Il peculiare modo di suonare di Pino Zimba, che esaltava anche gli
accenti in levare, risulta essere un’evoluzione tecnica e ritmica più
moderna nel tamburello salentino. Quando ritroviamo l’accento nel terzo
ottavo, dopo quello principale della “botta” sul primo tempo della
battuta, ho constatato tramite l’ascolto a velocità normale e dimezzata,
che il secondo colpo è inaudibile 164. Prendendo visione della forma
d’onda 165, il secondo colpo risulterebbe ritardato, se pur di poco, per
accentuare tramite acciaccatura il terzo colpo (ovvero il terzo ottavo
accentuato), che risulta leggermente anticipato.
In Calabria, il secondo colpo all’interno della terzina è spesso accennato,
e
viene
suonato
leggermente
ritardato,
per
accentuare
tramite
acciaccatura ritmica il terzo colpo in levare e per allungare la durata del
primo colpo, sottolineandone la sua funzione di riposo 166.
Dall’analisi delle durate riscontrate nel lavoro di Giulio Maschio 167
secondo il modello Bengtsson/Gabrielsson 168, ho constatato come il
secondo colpo sia leggermente ritardato e come vi sia l’effettiva
tendenza ad anticipare il terzo colpo accentuato nella cellula ritmica
semiminima-croma, nel caso del suonatore videoregistrato durante il
pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Polsi 169.
Ho trovato, quindi, nel caso della tecnica legata all’esecuzione di Pino
Zimba e nel caso del suonatore in Calabria a Polsi una somiglianza nella
tendenza ad anticipare il terzo colpo accentuato in levare, nella cellula
164
Cfr. par. 3.6, pag. 49-55.
Cfr. par. 3.6, pag. 55, fotogramma numero 2.
166
Infatti, la musica in genere è fatta di momenti di tensione, che vanno a confluire nella stabilità del
ritmo in battere.
167
GIULIO MASCHIO, “Il tamburello in Calabria:formule ritmiche e tecniche esecutive”, Tesi di laurea
in Etnomusicologia. Candidato:Giulio Maschio; Relatore: Giorgio Adamo. Anno accademico 2003/2004,
pag. 63.
168
GIULIO MASCHIO, “Il tamburello in Calabria:formule ritmiche e tecniche esecutive”, pag. 5-7. Il
metodo dei due studiosi scandinavi Bengtsson/Gabrielsson, si basa sull’analisi di determinati stili di
micro variazione delle durate delle singole note nelle esecuzioni da parte di diversi esecutori. Gli studiosi
hanno studiato le durate sotto tre diversi aspetti: il tempo tra l’attacco di una nota e la sua estinzione
(duration-in-out); il tempo tra la fine di una nota e l’attacco di quella successiva (duration-out-in); il
tempo tra l’attacco di una nota e quello della successiva (duration-in-in). Nello studio effettuato, secondo
questo metodo, da parte di Giulio Maschio, ci si è basati sulla duration-in-in, misurando nei grafici delle
forme d’onda le distanze tra i picchi prodotti dal tamburello.
169
Cfr. par. 5.2, pag. 91.
165
99