Tesi di Laurea di Davide Roberto in Etnomusicologia (Dams - Musica) Tesi di Laurea in Etnomusicologia di D. Roberto | Page 98

orgiastico, fluente, dionisiaco e in buona parte affidata all’effetto frusciante dei sonagli; questa viene suonata simultaneamente, ad una figurazione spondaica, cardiaca e ordinatrice, apollinea, pulsante e affidata ai colpi più marcati. 159 Marius Schneider cita per la pizzica pizzica il ritmo-simbolo a figurazione binaria e ritmo-simbolo a figurazione ternaria. De Giorgi, in buona sostanza, nell’analisi della pizzica parla di biritmia simbolica, dovuta al suono ritmico dei bassi della pelle e dagli acuti dei sonagli. 160 Ed in questo, mi sono ricollegato alla considerazione di Nico Staiti circa i bravi suonatori di tamburello in Salento, capaci di giocare sull’alternanza di figure binarie e ternarie, prodotte simultaneamente e rispettivamente dalla percussione diretta della membrana e dalla percussione reciproca dei sonagli. Ne consegue, così, un contrasto ritmico tra la figurazione “binaria” della membrana (semimina e croma) con la figurazione ternaria dei sonagli (terzina in tre crome). 161 Ne risulterebbe un effetto di poliritmia tra i colpi sulla membrana e il suono dei sonagli. E ciò è anche dovuto al fatto che nel tamburello il suono dei sonagli, con i loro effetti di ritardo, accresce la sensazione poliritmica. All’interno del ritmo di pizzica, v i è una contrapposizione nota lunga/nota semiminima/croma in terzina 162 breve nella cellula ritmica ; ma vi è anche una differenziazione ritmica, nel ciclo, tra successione semimina/croma in terzina e terzina di crome, per l’ambigua concezione della terzina stessa, eseguita dapprima in figurazione (quasi?) “binaria” e poi ternaria. Dalla pratica dello stesso Pino Zimba, e anche dalla mia interpretazione, si può riscontrare non solo nel primo movimento della battuta, ma anche nel secondo, come il secondo ottavo della terzina possa esser inaudibile e più che altro accennato nel ritorno sulla stessa rotazione del pollice sulla membrana 163. Ciò è dovuto anche al fatto che il secondo colpo, sia nel primo movimento che nel secondo della battuta, è percosso nella 159 160 161 162 163 PIERPAOLO DE GIORGI, L’estetica della tarantella. Pizzica, mito e ritmo, Op. cit., pag. 192. Cfr. par. 3.3.1, pag. 35. Cfr. par. 3.6, pag. 51. Cfr. par. 3.3.1, pag. 36. Cfr. par. 3.5, pag. 48; par. 3.6, pag. 49-56. 98