Tesi di Laurea di Davide Roberto in Etnomusicologia (Dams - Musica) Tesi di Laurea in Etnomusicologia di D. Roberto | Page 77
4.5 Tecnica tamburello in Montemarano
4.5.1 La ritmica
La base ritmica della tarantella montemaranese è scandita dalle
nacchere impugnate dai danzatori i quali battono l’unità di tempo come
nelle tammurriate.
In base alle analisi effettuate in passato da Rossi e De Simone nell’opera
“Carnevale si chiamava Vincenzo”
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, il ritmo di base procede in battute
di quattro movimenti:
nacchere
tamburello
Si può notare come le nacchere scandiscano il battere ritmico e come
invece il tamburello sembri contrastare tale ritmo con l’ambiguità sia di
figure binarie e ternarie, sia delle sincopi continue.
Il tempo, indicato da Rossi e De Simone, è di 168 battiti di metronomo al
minuto.
È come se ci fosse una coercizione di ritmo da un lato, e un continuo
tentativo di evadere dal rigoroso martellamento delle nacchere. Viene
stabilito, così, nella danza montemaranese il ritmo ossessivo del battere
ed il tentativo tramite il tamburello di uscire dai binari, di evadere, o
fuggire, nei colpi accentuati in levare.
La particolarità della ritmica montemaranese pone tre considerazioni:
1. la presenza di raggruppamenti binari e ternari nella stessa battuta;
2. le forti accentuazioni in levare e l’impiego del ritmo sinco pato.
3. la
mano
sinistra
fondamentale
nell’effetto
basculante
del
tamburello per la scansione ritmica dei sonagli.
Il tipo di ritmica da me eseguito nell’esecuzione videoregistrata dal
Professore Giorgio Adamo, è stato acquisito stando a contatto con attuali
suonatori dell’area avellinese e montemaranese, che, partecipano alle
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ROSSI A., DE SIMONE R., Carnevale si chiamava Vincenzo, De Luca, 1977 Roma, pag. 81-84.
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