Tesi di Laurea di Davide Roberto in Etnomusicologia (Dams - Musica) Tesi di Laurea in Etnomusicologia di D. Roberto | Page 75

bastone, guida il percorso della danza ed interviene per dare ordine alle file dei danzatori. L’azione coreografica della tarantella montemaranese consiste di due file di danzatori disposte in stile processionale, che, durante la danza, si avvicinano e si allontanano. Tale andamento correlato dal caratteristico voltarsi all’ indietro e all’esterno dello spazio contenuto fra due file di danzatori é un chiaro gesto esorcistico. Esorcismo del male, delle forze malefiche responsabili di un cattivo raccolto, delle epidemie che uccidono persone ed animali. Le due file, che, costituiscono il ballo processionale di Montemarano hanno la funzione di arginare il male, di isolarlo tra le due rette parallele che non sono valicabili né dall’interno, né dall’esterno e i gesti spasmodici dei danzatori ne sottolineano la difficoltà. Molti elementi, inoltr e, fanno riferimento al mondo dei morti 143. Terminati i tre giorni del carnevale, la domenica successiva al martedì grasso il carnevale muore e gli vengono fatti solenni funerali. 144 4.4.2 La tarantella Montemaranese 145 Il complesso originario che eseguiva la tarantella montemaranese prevedeva, quasi sicuramente, una ciaramella, un tamburello, le castagnette ed una voce maschile 146. Tutt’oggi la ciaramella e la zampogna, nonché il doppio aulos, sono considerati ancora e, purtroppo, unico appannaggio dei pochi pastori sopravvissuti nelle zone dell’interno. La funzione della zampogna sarebbe stata quella delle politicus”, come é evidente presso popolazioni ancora oggi a cultura tribale, presso le quali ogni forma di manifestazione comunitaria viene gestita dalle “autorità”. 143 I danzatori accennano passi che alludono al procedere caratteristico dei gallinacei. La gallina, infatti, si sa, è un segno del regno dei morti, perché le galline, per il loro continuo razzolare, sono considerate molto vicine alla terra e quindi al regno degli Inferi, inoltre si nutrono di vermi che, nell’antichità erano simbolo di morte. Tra gli altri elementi anche al maschera di colore nero di Pulcinella. 144 Ed in ciò si ritrova l’origine della parola carnevale: carro navale come veicolo di allontanamento del male. 145 Informazioni e note a piè di pagina inerenti la tarantella montemaranese sono ricavate da il videodocumentario “Carnevale a Montemarano” registrato da Raitre Regione Campania, con le riprese di Pino Calò. Inoltre ho consultato: “Montemarano Itinerario storico – turistico” De Angelis Editore, 1994 e “LA CITTA’ LONGOBARDA Itinerari di tradizione” Maria Gabriella Della Sala, Istituto di Idronomia e di Costruzioni rurali e forestali Facoltà di Agraria Università degli studi di Firenze. 146 Dato che il significato del testo non fa supporre un protagonista femminile. 75