Tesi di Laurea di Davide Roberto in Etnomusicologia (Dams - Musica) Tesi di Laurea in Etnomusicologia di D. Roberto | Page 60
per spegnersi nella seconda metà di agosto, in concomitanza con la fine
del raccolto e della potatura. Le ultime occasioni per vedere ballare e
suonare le tammurriate sono la festa di Sant’Anna a Lettere, il 26 luglio,
e a Materdomini, il giorno del 14 agosto. Si ricomincerà con l’arrivo del
Carnevale
dell’anno
successivo.
Si
attende
fiduciosi
che
il
buio
invernale finisca nel rispetto del ritmo di Madre Natura, affinché questa
possa dare, ancora e sempre, i suoi fiori, i suoi germogli e quindi i suoi
migliori frutti tanto sperati.
La festa viene preparata con estrema cura dalla popolazione del paese
devoto, con fronde di palma, fiori, frutti di stagione e con l’aggiunta di
salami, caciocavalli e altri prodotti contadini. Non può mancare il vino
per abbeverare i vari cantatori, gli sfrenati ballatori e suonatori.
4.2.2 Il ballo
Quando si parla di musica e ballo tradizionale campano, affiora
subito in mente la tarantella napoletana 126. Questa terminologia sovente
indica le movenze barcollanti del pazzariello o del Pulcinella napoletano.
La tammurriata è ballata in gruppo o a coppia. Per quanto l’origine di
questi balli sia comune la tarantella napoletana è più espressione del
contesto urbano. La tammurriata, invece, grazie all’humus in cui vive e
ha sempre vissuto, mantiene integri nei secoli tutti i suoi elementi, nati
da gesti spontanei, e continua a mostrarsi esclusivamente in rapporto a
un momento collettivo ritualizzato.
Esistono delle differenze tra la tarantella e il ballo sul tamburo. La prima
differenza è ritmica; la tarantella presenta scansioni prevalentemente
ternarie animate e veloci 127. La tammurriata presenta invece figure
ritmiche binarie sottolineate dalla tammorra, con l’accompagnamento
delle castagnette dei danzatori. La tarantella può riferirsi sia alla danza
mitica eseguita da una sola persona, famose le movenze di Pulcinella, sia
alle altre danze processionali come quelle di Montemarano, eseguite
durante il carnevale. In quanto danza tra uomo e donna, la tarantella
126
Il termine tarantella ha assunto con i secoli un’estesa generalità, designando varie espressioni
sociologiche coreutico-musicali di Napoli e dintorni.
127
PATRIZIA GORGONI, Tammurriata: Canto di popolo, Op. Cit., pag. 16.
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