Tesi di Laurea di Davide Roberto in Etnomusicologia (Dams - Musica) Tesi di Laurea in Etnomusicologia di D. Roberto | Page 23

membrana, per poi dirigersi nel senso contrario verso il corpo del suonatore. In base alla tecnica utilizzata dalla mano per percuotere la membrana 40 abbiamo sostanzialmente movimenti base per avere l’andamento ritmico del tamburello, che, è legato alla “terzina” 41 . Il primo movimento usa la mano piegata a cucchiaio con il pollice stesso. Il movimento percussivo si svolge lungo l’asse verticale della membrana facendo sì, che, la mano abbia una rotazione sull’asse dell’avambraccio. Questa percussione avviene quindi lungo un asse verticale, che va da nord a sud. Due colpi suonano con il pollice e con il taglio della mano 42, con un movimento della mano in senso antiorario; ed il terzo è portato con la punta delle altre dita sulla membrana, con la rotazione del polso in senso orario. Questo tipo di movimento, corrisponde soprattutto al caso come vedremo della tecnica salentina legata all’esecuzione della pizzica. 43 Fi g ur a 7 . Mo vi me n to l u n go l ’a s se ve r ti ca le d e l ta mb ur e llo . 44 40 In genere, in base a qualsiasi tecnica esecutiva, la zona di percussione della membrana è ristretta nella metà superiore del tamburello. 41 Gruppo di tre note, che, nel caso del tamburello e delle tarantelle mostrano andamento ambiguo tra binario e ternario. 42 L’utilizzo del pollice più indice. 43 Ma è anche una tipologia di movimento utlizzata in Sicilia, che, però presenta il pollice più discostato dalle altre dita. In questa regione i tamburi sono di grandi dimensioni, e nell’atto percussivo la mano cerca di sfruttare al meglio l’area della membrana per avere timbriche diverse. 44 FEBO GUIZZI, NICO STAITI, Le forme dei suoni: l’iconografia del tamburello in Italia, Comunità montana zona E, Firenze, 1989, Op. cit., pag. 40. 23