Tennis World Italia 53 Tennis World Magazine 53 | Page 31
salentina. decenti fino alle semifinali
dei Championships, e giusto, aerarli come si
deve, svezzarli con la lieve
Il 7 e l’8… Eddie è stato il pazienza se la finale si
sarebbe svolta su un pressione delle macchine
“coi piedini da bimbo”, una
campo simile a un’aia…
Avrebbe aggiunto maggior delle mille invenzioni che
hanno fatto di Wimbledon
pathos all’ultimo match, si uno dei membri più
diceva. I sei Head
Groundsmen che hanno ascoltati nelle annuali
riunioni degli agronomi
preceduto Seadward e
Stubley erano mondiali, quando gli
chiesero tutto questo,
profondamente convinti di
ciò. Quando glielo chiesero,
come fosse possibile
allungare la vita di un intero Seaward rispose di averci
lavorato per due anni e di
avere finalmente le idee
chiare. «Abbiamo lavorato
su un progetto unico, a
largo respiro, in grado di
mese all’erba, seminare da
capo i 22 campi
dell’impianto, rullarli con
cilindri da mezza
tonnellata, innaffiarli il rispondere alle numerose
esigenze che venivano dal
tennis, dal calendario e dal
periodo olimpico in
particolare», spiegò Eddie,
settimo “capo” dei
giardinieri, da che
Wimbledon è Wimbledon.
Neil Stubley, di
conseguenza, è l’ottavo.
Devono tenere a bada i 19
campi utilizzati per il torneo
(Championships grass
courts) e i 22 campi
disponibili per gli
allenamenti. In aggiunta, vi
sono 8 campi in terra verde
americana e 5 campi
indoor. Ma a preoccupare
sul serio, non sono i numeri
mastodontici di tutto ciò
che Wimbledon significa in
fatto di prati, quanto i
cambiamenti climatici. Per
questo è stato considerato
un vero miracolo, un anno
fa, dare ai Championships
un’erba che reggesse
l’impatto con il torneo e
dopo tre settimane appena,
aggiungere altra erba in
grado di sostenere la
settimana olimpica. Da che
l’erba è sinonimo
d’Inghilterra, e l’Inghilterra
lo è del tennis sull’erba
(come si vede, è un circolo
chiuso), a Wimbledon è
stata considerata una
buona stagione quella che
mantenesse i campi