Numeri e previsioni
li dello 0,6 %. In diminuzione dell ’ 1,4 % gli acquisti di beni non durevoli . Un altro dato importante è quello sul valore aggiunto . Nel secondo trimestre l ’ andamento congiunturale è stato negativo nell ’ agricoltura , silvicoltura e pesca ( -1,7 %) e nell ’ industria in senso stretto ( -0,8 %). In crescita il comparto delle costruzioni (+ 0,6 %), quelli del commercio , riparazione di veicoli , trasporto , magazzinaggio , alloggio e ristorazione (+ 0,5 %), quello dei servizi di informazione e comunicazioni (+ 0,6 %), delle attività finanziarie e assicurative (+ 0,2 %), delle attività immobiliari (+ 0,8 %). Nel complesso , i numeri ci riportano alla realtà dopo l ’ eccesso di entusiasmo per alcuni semestri di crescita oltre le attese : un rimbalzo interpretato , con una certa esagerazione , come un secondo miracolo economico . Ma un sano realismo è d ’ obbligo dato che l ’ economia italiana si basa sull ’ export , e se i nostri clienti hanno problemi è inevitabile che anche noi li abbiamo . E ad avere i problemi più grossi è proprio il nostro cliente più importante , la Germania . A luglio in Germania la produzione industriale ha registrato un calo del 2,4 % mensile e del 5,3 % tendenziale ( così ha reso noto l ’ ufficio federale di statistica tedesco Destatis ). Il confronto trimestrale ha mostrato che nel periodo da maggio 2024 a luglio 2024 la produzione è stata inferiore del 2,7 % rispetto ai tre mesi precedenti . A luglio in Germania la bilancia commerciale ha registrato un surplus di 16,8 miliardi di euro . Su base mensile e destagionalizzata , le esportazioni sono aumentate dell ’ 1,7 % e le importazioni del 5,4 % rispetto a giugno 2024 . Secondo le ultime rilevazioni Istat nel 2023 le esportazioni italiane verso la Germania sono diminuite del 3,6 % rispetto all ’ anno precedente , scendendo a poco meno di 75 miliardi di euro ; invece le importazioni dalla Germania ammontano a quasi 90 miliardi di euro , sostanzialmente invariate rispetto al 2022 . L ’ Italia esporta in Germania soprattutto autoveicoli , macchinari e parti di autoveicoli . Sebbene qui si registri una crescita ( per esempio , le esportazioni di autoveicoli sono aumentate del 28 %), in altre importanti categorie merceologiche come medicinali e preparati farmaceutici , prodotti chimici , metalli , prodotti della siderurgia eccetera si registrano forti cali . In leggero aumento , viceversa , le esportazioni verso la Francia e la Spagna ma soprattutto verso gli Stati Uniti , anche se in frenata rispetto all ’ anno precedente . Secondo le stime Istat , nella prima metà dell ’ anno le esportazioni italiane sono calate del 6,1 % in termini monetari e dell ’ 8,6 % in volume . Nel secondo trimestre 2024 , rispetto al precedente , l ’ export è stazionario mentre l ’ import cresce dell ’ 1,1 %. La flessione su base annua riguarda in particolare Germania ( -8,7 %), Francia ( -8,1 %), USA ( -5,4 %), Svizzera ( -7,8 %). I settori che evidenziano i cali più cospicui sono autoveicoli ( -21,5 %), articoli in pelle ( -15,5 %), articoli sportivi , giochi , strumenti musicali , preziosi , strumenti medici ( -14 %) e prodotti petroliferi raffinati ( -19,3 %). Tornando alla situazione della Germania , all ’ inizio di settembre l ’ istituto di analisi economiche Ifo ha rivisto al ribasso le sue stime e ora indica una previsione di crescita zero per quest ’ anno , mentre nel 2025 il PIL tedesco dovrebbe crescere di un modesto 0,9 % invece che dell ’ 1,5 % come stimato in precedenza . Una crescita al ritmo dell ’ 1,5 % si registrerebbe , secondo Ifo , solo dal 2026 . “ L ’ economia tedesca è bloccata ”, afferma il capo del dipartimento Forecasts dell ’ Ifo , Timo Wollmershauser .
In controtendenza rispetto al resto dell ’ Eurozona l ’ inflazione tedesca , secondo l ’ Ifo , scenderà solo lentamente dalla media del 5,9 % del 2023 al 2,2 % di quest ’ anno . Successivamente scenderà al 2 % nel 2025 e all ’ 1,9 % nel 2026 . Il tasso di disoccupazione è stimato al 6 % quest ’ anno ( 5,7 % nel 2023 ). L ’ anno prossimo riprenderà il sentiero di discesa : 5,8 % per poi attestarsi al 5,3 % nel 2026 . Il deficit pubblico dovrebbe raggiungere quest ’ anno il 2 % per poi scendere all ’ 1,3 % e allo 0,9 % nel biennio successivo . La contrazione dell ’ economia tedesca ha segnalato di non volersi arrestare anche ad agosto . L ’ indice HCOB PMI composito ha registrato 48,5 punti , in calo dai 49,1 di luglio e sempre più lontano dal valore 50 che divide la crescita dalla recessione . Il settore manifatturiero ha fatto un ’ ulteriore brusca frenata , attestandosi a 42,1 punti dai 43,2 del mese precedente ( quinto calo mensile consecutivo ). E , al contrario che in Francia e Italia , il settore dei servizi mostra alcune difficoltà : l ’ indice scende dai 52,5 punti di luglio ai 51,4 punti ad agosto . Il -0,1 % del PIL tedesco nel secondo trimestre dell ’ anno in corso è il segnale di una stagnazione , alla quale contribuiscono il rallentamento della domanda interna , gli elevati costi dell ’ energia , del lavoro e del capitale . L ’ indice ZEW che misura la fiducia degli investitori tedeschi è letteralmente crollato da 41,8 punti di luglio a 19,2 punti di agosto , molto peggio delle previsioni che indi-
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58 Ottobre 2024 www . techmec . it