IN SIDERURGIA; SERVONO RISPOSTE POLITICHE CHE COMBININO SICUREZZA DEGLI APPROVVIGIONAMENTI, DIVERSIFICAZIONE E TUTELA DELLA PRODUZIONE EUROPEA
Antonio Gozzi
rire aggregazioni e progetto di scala europea per infrastrutture strategiche, sviluppando una politica commerciale e regolatoria coordinata che protegga le industrie strategiche da pratiche distorsive. Il Piano Mattei deve favorire investimenti mirati, infrastrutture energetiche e logistiche e capacità di ricerca e integrazione industriale.
IN SIDERURGIA; SERVONO RISPOSTE POLITICHE CHE COMBININO SICUREZZA DEGLI APPROVVIGIONAMENTI, DIVERSIFICAZIONE E TUTELA DELLA PRODUZIONE EUROPEA
IL RISCHIO GEOPOLITICO INCIDE SULLA SIDERURGIA? DAZI, COSTI ENERGIA E MATERIE PRIME COME IMPATTANO SULLA PRODUZIONE? Assolutamente sì. Le catene di fornitura si sono riprogettate in fretta: il rischio geopolitico aumenta i premi di rischio, innalza i costi logistici e rende instabili approvvigionamenti strategici( minerali, semilavorati). I dazi e le contromisure commerciali alterano i flussi, mentre i costi energetici( gas e elettricità) incidono in modo diretto sui costi di produzione rendendo meno sostenibile la produzione in Europa rispetto ad altre aree. Per questo servono risposte politiche che combinino sicurezza degli approvvigionamenti, diversificazione e tutela della produzione europea.
LA RINCORSA AGLI ARMAMENTI E L’ ATTENZIONE ALLA DIFESA CONDIZIONANO IL SETTORE? La ripresa degli investimenti nella difesa crea opportunità di domanda per l’ acciaio e per la filiera; tuttavia, comporta anche pressioni sulla disponibilità di materiali e sulla priorità di impiego delle linee produttive. È una variabile che richiede pianificazione: gli ordini pubblici in ambito difesa possono stabilizzare parte della domanda, ma vanno coordinati in modo da non sottrarre risorse strategiche ad altri settori civili fondamentali per la competitività nazionale.
SOSTENIBILITÀ: COME SI MUOVE IL SETTORE SIDERURGICO? La siderurgia italiana è oggi tra le più sostenibili dell’ intero continente europeo. Oltre l’ 85 % dell’ acciaio prodotto nel nostro Paese proviene da forni elettrici che utilizzano rottame ferroso, il che ci rende la siderurgia più circolare e decarbonizzata del continente. Negli ultimi trent’ anni siamo riusciti a ridurre le emissioni specifiche di
CO 2 di circa il 60 % e migliorato l’ efficienza energetica di ben il 40 % rispetto alla media europea. Questi risultati sono il frutto di investimenti costanti in tecnologie pulite, recupero dei sottoprodotti e digitalizzazione dei processi. Oggi più del 75 % dei materiali derivanti dai processi produttivi viene recuperato o riutilizzato, riducendo drasticamente l’ impatto ambientale del settore. Ma non intendiamo fermarci: per completare la
76 Novembre 2025 www. techmec. it