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LA SIDERURGIA ITALIANA? TRA LE PIÙ SOSTENIBILI D’ EUROPA!

di Fabrizio Garnero
PARTO DA LONTANO: PRIMA DELL’ ESTATE HA PARLATO DELLE CAUSE DELL’ ATTUALE SITUAZIONE DI INCERTEZZA, CITANDO ANCHE L’ E-MOBILITY. QUAL È OGGI IL QUADRO DAL SUO PUNTO DI VISTA? La situazione resta complessa e multilivello. Abbiamo subito shock sovrapposti: stretta energetica, volatilità dei prezzi delle materie prime, tensioni geopolitiche e una transizione normativa molto rapida. Su questo sfondo alcune scelte di politica industriale, tra cui interventi normativi e incentivanti nel campo dell’ e-mobility, sono state applicate senza un adeguato quadro di accompagnamento per le filiere. Questo ha spostato domanda e investimenti in modo brusco, generando disallineamenti tra domanda reale, capacità produttiva nazionale e tempi di adattamento dell’ industria.
PRESIDENTE GOZZI, QUAL È LA SITUAZIONE NAZIONALE, EUROPEA E MONDIALE DELL’ INDUSTRIA SIDERURGICA? A livello globale la domanda è soggetta a cicli più accentuati a causa di politiche industriali e infrastrutturali divergenti tra aree. L’ Europa blocca alcune dinamiche di crescita esterna e punta a una siderurgia più verde, ma paga i costi energetici e regolatori rispetto a molti competitor internazionali. In Italia la filiera è solida in termini di competenze e specializzazioni, ma vulnerabile sui costi( energia, materie prime) e su certe rigidità amministrative e infrastrutturali. Serve lavorare su costo dell’ energia competitivo, filiere di approvvigionamento e su incentivi alla decarbonizzazione industriale che non compromettano la competitività.
COME DEVE MUOVERSI L’ EUROPA PER RESTARE COMPETITIVA( LEI È SPECIAL ADVISOR SU COMPETITIVITÀ EUROPEA E PIANO MATTEI)? L’ Europa deve agire su tre direttrici fondamentali:( 1) costruire mercati dell’ energia competitivi e prevedibili, con meccanismi che remunerino la flessibilità e l’ accumulo;( 2) sostenere la catena industriale, attraverso strumenti che favoriscano investimenti in decarbonizzazione senza drenare competitività( per esempio il sostegno agli investimenti tecnologici, incentivi condizionati a risultati ambientali);( 3) favo-
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