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10 %. I ritmi di crescita si sono stabilizzati, ma i cobot continuano a crescere a tassi due o tre volte superiori rispetto a quelli della robotica industriale tradizionale. Producendo sia cobot che robot industriali, in ABB viviamo un’ o- smosi continua, spostando innovazioni da un comparto all’ altro per creare un interscambio incessante di tecnologie. Il nostro controllore, uguale per tutti, semplifica molto le cose », evidenzia il Responsabile Globale Robotica Collaborativa di ABB. La versatilità dei cobot è uno dei segreti del loro successo, amplificandone la diffusione nei settori tradizioinput dell’ uomo, inclusa la reazione a cambiamenti nell’ ambiente che li circonda, e versatili, cioè in grado di cambiare destinazione d’ uso con facilità. Se a questo paradigma aggiungiamo la velocità di sviluppo e il cambio quantico derivante dall’ AI generativa, ecco che muta anche il modo di interfacciarsi con le macchine », esordisce Andrea Cassoni, Responsabile Globale Robotica Collaborativa di ABB. « L’ AVR( Autonomous Versatile Robotics) si basa su tre elementi fondamentali: la mobilità avanzata intelligente( AMR, i robot mobili autonomi), la visione avanzata e la semplicità d’ interazione uomo-macchina. Abbiamo acquisito una società specializzata in software VSLAM per la mappatura e localizzazione degli ambienti. Combinando manipolatore e AMR si moltiplicano le potenzialità applicative. Infine, grazie all’ AI, i robot potranno essere istruiti con parole, immagini o gesti, fino a comprendere autonomamente il compito da svolgere », sottolinea Cassoni.
ABB è stata tra le prime aziende a introdurre sul mercato un cobot
In pole position per l’ innovazione Molte tecnologie dell’ AVR sono già realtà. « Il nostro software di simulazione RobotStudio può creare automaticamente un programma che ottimizza le traiettorie e i consumi, evitando collisioni. Integrato con un sistema di visione consente un’ ottimizzazione in tempo reale: se il robot incontra un ostacolo cambia traiettoria e con intelligenza ne crea una nuova. L’ AVR è tutto questo e i cobot, in questo contesto, sono perfetti, grazie alla loro facilità d’ uso e alla capacità di integrazione( tool, grip, telecamera) ma anche perché per loro natura sono da sempre in pole position per l’ innovazione », aggiunge Cassoni. Sempre in ottica di efficienza e semplicità, ABB collabora con diversi fornitori per semplificare l’ automazione grazie a componenti facili da installare e utilizzare, che migliorano l’ efficienza dei robot collaborativi e industriali. È il programma ABB Robotics Ecosystem, che ha come scopo primario la creazione di un portafoglio di periferiche o accessori che funzionano bene con il cobot ABB. « Questo programma continuerà a espandersi: non vendiamo i prodotti dei partner, ma ne certifichiamo la compatibilità per ridurre tempi e complessità di integrazione da parte dei clienti », spiega Cassoni.
Il successo dei cobot Celebrati nel recente passato come la chiave dell’ automazione flessibile, i cobot hanno alimentato grandi aspettative, con la loro capacità di trasformare la produzione e semplificare i processi. E hanno effettivamente mantenuto le promesse. « Nel 2017 rappresentavano il 2-3 % dei robot industriali, oggi oltre il
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