Tecnologie Meccaniche Nov 2023 | Page 33

E conomia criticità nel nostro Paese , che ha effetti potenzialmente destabilizzanti tutt ’ altro che trascurabili : si tratta della finanza pubblica . Ne parliamo più oltre , dopo avere esaminato la situazione del contesto internazionale e le prospettive dei settori economici più importanti . Fra i Paesi più sviluppati si sta creando un “ Atlantic divide ” che da un lato vede un ’ ottima performance del PIL degli Stati Uniti nel 2 ° trimestre , che ha indotto la FED ad alzare le previsioni della crescita : + 2,1 % nel 2023 ( da + 1,0 %), + 1,5 % nel 2024 ( da + 1,1 %). Ad agosto la produzione industriale statunitense è cresciuta dello 0,4 %. L ’ indicatore PMI segnala crescita anche a settembre . Al contrario , il PMI del settore servizi e quello della fiducia dei consumatori sono risultati entrambi in calo , lasciando intravedere una possibile frenata dei consumi nel terzo trimestre . Sul lato opposto dell ’ Oceano Atlantico , viceversa , l ’ economia europea sembra vicina alla paralisi . Il PIL dell ’ Eurozona nel 2 ° trimestre è cresciuto di un modestissimo 0,1 % come nel 1 °. Il freno è

opera soprattutto di Germania e Italia . Anche per il 3 ° trimestre le previsioni sono poco ottimiste : l ’ indice generale della fiducia ( ESI ) ad agosto registrava una flessione significativa , da 94,5 a 93,3 . In particolare , nota il CSC , nell ’ Eurozona calano le aspettative sull ’ occupazione , il sentiment delle imprese industriali ( -10,3 da -9,3 ) e di quelle dei servizi ( 3,9 da 5,4 ). I Paesi più in salute sono ancora una volta gli emergenti . In India la performance della manifattura è al massimo degli ultimi tre anni , sia come vendite sia come produzione . Il Brasile registra un consistente aumento degli ordini . Anche in Russia la manifattura accelera con gli ordini . Un caso a parte resta la Cina , dove l ’ industria è tornata a crescere in agosto nonostante la spada di Damocle rappresentata dalla crisi immobiliare che continua a scoraggiare investimenti e consumi . L ’ ultimo rapporto OCSE sembra confermare questo scenario . Sono gli Stati Uniti la maggiore sorpresa nelle nuove previsioni OCSE : la prima economia al mondo resiste alla stretta monetaria imposta dalla FED per raffreddare l ’ inflazione e , secondo il report recentemente pubblicato , crescerà del 2,2 % quest ’ anno , lo 0,6 % in più rispetto a quanto previsto a giugno . La previsione di crescita per la Cina si abbassa invece al 5,1 % e quella per l ’ Eurozona allo 0,6 %, con l ’ Italia allo 0,8 %. Il PIL globale , grazie soprattutto al traino USA , quest ’ anno salirà del 3 % ( lo 0,3 % in più rispetto alle stime di giugno ), per frenare al 2,7 % nel 2024 . Un quadro molto complesso e incerto , dove il saldo fra economie che crescono ed economie stagnanti o in ritirata non permette al commercio internazionale di riprendere quota . E i numeri dell ’ export italiano sono , di conseguenza , in riduzione . Nei mercati UE ed extra UE l ’ export italiano di beni è calato già in luglio ( rispettivamente -1,3 % e -1,0 %) rispetto alla media del 2 ° trimestre . Particolarmente deboli le esportazioni in Germania , ma anche quelle verso gli Stati Uniti . Alla fine del terzo trimestre le indicazioni relative agli ordini manifatturieri esteri , specie dall ’ Europa , risultavano negative . È tutto il commercio internazionale che si sta contraendo . Lo scorso luglio è sceso del 3,2 % rispetto all ’ anno scorso , dopo essere diminuito del 2,4 % in giugno . Un calo dovuto in gran parte al forte rallentamento della crescita in Europa e in Cina e in misura minore negli Stati Uniti . Ma c ’ è dell ’ altro . Il calo del commercio internazionale è anche un primo sintomo delle crescenti tensioni geopolitiche e del cambiamento delle politiche economiche americana ed europea , che sono passate dalla globalizzazione alla scelta di privilegiare la ricostruzione della loro base industriale grazie a forti sussidi statali . La decisione di Washington e di Bruxelles di ridurre la dipendenza dalla Cina sta provocando , fra l ’ altro , la formazione di un blocco economico e commerciale formato dalla Cina e da gran parte dei Paesi del Sud-Est asiatico . L ’ export cinese negli Stati Uniti è sceso del 14 % dal 2017 al 2022 , ma nel frattempo è esploso il commercio tra www . techmec . it Novembre 2023 33