Tecnologie Meccaniche Marzo 2024 | Page 70

IL SISTEMA PRODUTTIVO ORGANIZZATO PER FILIERE È PER L ’ ITALIA UN ELEMENTO DI COMPETITIVITÀ
Maurizio Marchesini tutto il mondo . È necessario poi dare avvio a policy industriali che favoriscano i processi di innovazione tecnologica e ambientale anche delle imprese di dimensione più piccola , che sono più esposte alle difficoltà e hanno meno strumenti per affrontarle rispetto a quelle grandi . Auspico che il decreto con cui si definiranno le regole per l ’ accesso ai nuovi incentivi ( finanziamento del nuovo piano Transizione 5.0 accordato dalla Commissione Europea nell ’ ambito della revisione del PNRR che prevede 6,3 miliardi destinati alla realizzazione di investimenti per la trasformazione digitale e sostenibile delle PMI ) arrivi in tempi brevi perché le imprese possano utilizzarli , programmandoli in tempo utile ».

IL SISTEMA PRODUTTIVO ORGANIZZATO PER FILIERE È PER L ’ ITALIA UN ELEMENTO DI COMPETITIVITÀ

siderazioni fondate sul rischio misurabile . Sono convinto che l ’ innovazione possa rappresentare la strada per lo sviluppo e la crescita delle imprese , con particolare riferimento all ’ implementazione delle nuove tecnologie legate all ’ AI e al supercalcolo . Nella frammentazione dell ’ economia globale in blocchi sempre più esclusivi stanno resistendo soltanto le aziende più strutturate , certamente perché hanno più sbocchi di mercato ma anche perché il loro processo produttivo è più dinamico e flessibile , quindi con un impatto sui costi più favorevole e con una capacità di resistenza e di adattamento che genera benefici nel lungo periodo sul fronte della competitività e dell ’ internazionalizzazione . In Italia disponiamo di strutture d ’ eccellenza per la ricerca e lo sviluppo tecnologico . Solo per citarne una il Cineca a Bologna , con il supercalcolatore pre-Exascale che lavora 255 milioni di miliardi di operazioni a secondo . È un ’ occasione unica per il rilancio e la crescita del nostro Paese , per esempio creando intorno all ’ infrastruttura un distretto della conoscenza e della crescita tecnologica che possa favorire la partnership pubblico-privato , il coinvolgimento di università e di altri centri di ricerca allo scopo di accelerare i processi di innovazione a beneficio delle imprese di filiera e creare un contesto favorevole all ’ accoglienza di talenti e ricercatori da
IL RESHORING E LA CREAZIONE DI RAPPORTI COMMERCIALI CON I PAESI EMERGENTI SONO DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA . QUANTO PUÒ ESSERE STRATEGICO IL RIENTRO IN ITALIA E IN EUROPA DI UNA SERIE DI ATTIVITÀ PRODUTTIVE , E QUALI OPPORTUNITÀ DEVONO ESSERE COLTE DALLA CREAZIONE DI RAPPORTI STRATEGICI CON LE REALTÀ DEI PAESI EMERGENTI ? « L ’ economia mondiale sta perdendo progressivamente i suoi caratteri di globalità , con un mercato sempre più diviso in blocchi . In tale contesto , assistiamo a un sensibile riposizionamento delle catene di fornitura , indirizzato alla ricerca di un delicato equilibrio tra vantaggi di costo e affidabilità nel tempo : ciò rischia di polarizzare ulteriormente le tensioni e impattare drasticamente sugli scambi globali . Tant ’ è che il commercio estero non appare più un volano di crescita , quanto una possibile fonte di rischio se il partner commerciale presenta criticità per la sua collocazione politica e per l ’ eccessiva concentrazione dell ’ offerta . Ciò non giova alle imprese , che crescono e si sviluppano in un mercato globale senza barriere : anche i rapporti strategici con i Paesi emergenti dovrebbero essere indirizzati a un ’ apertura dei mercati , non certo a una chiusura oppure a relazioni finalizzate al mero approvvigionamento . Purtroppo , invece , la globalizzazione che stiamo sperimentando ora nel nostro Paese privilegia prioritariamente il mercato interno ( ovviamente intendendo per “ mercato interno ” la grande piattaforma continentale europea ) con l ’ o- biettivo di risolvere criticità di forniture : come è evidente dall ’ European Chips Act , manca una visione strategica di tipo economico finalizzata , per esem-
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