IL RAPPORTO TRA IMPRESE, GOVERNO, ISTITUZIONI, MONDO ACCADEMICO È FONDAMENTALE E DEVE ESSERE RAFFORZATO E CONSOLIDATO
Bruno Bettelli
della logistica, le tensioni sul Canale di Suez e nella Repubblica democratica del Congo, le guerre in Ucraina e in Medio Oriente, le tensioni commerciali tra USA e Cina e, non ultimo, un aumento sempre più consolidato di politiche di protezionismo che di fatto non aiutano il libero scambio delle merci: si tratta di situazioni che stanno complicando ulteriormente lo scenario. Come se non bastasse, c’ è un calo della domanda cinese di macchinari causato dalla crisi immobiliare e dalla riduzione del consumo interno. A tutto ciò si aggiungono alcune sfide strutturali da affrontare, come il ritardo negli investimenti in digitalizzazione e intelligenza artificiale, gli ostacoli normativi e ideologici in Europa e la cronica carenza di manodopera specializzata. Il nostro sistema industriale si basa sul know-how e sulla cultura tecnica; perciò, la mancanza di personale qualificato rappresenta un problema enorme perché si corre il rischio di dare al mercato un prodotto che non rispecchia più quel Made in Italy sinonimo di attenzione al dettaglio e alla qualità ».
IL RAPPORTO TRA IMPRESE, GOVERNO, ISTITUZIONI, MONDO ACCADEMICO È FONDAMENTALE E DEVE ESSERE RAFFORZATO E CONSOLIDATO
A FRONTE DI QUESTA DETTAGLIATA ANALISI, PER CERTI VERSI PREOCCUPANTE, COME VALUTA LE PROSPETTIVE DEL SETTORE PER IL 2025? « Fare previsioni a medio termine oggi non è semplice, perché siamo condizionati da fattori esterni che non possiamo controllare. Noi, come imprenditori, abbiamo alcuni strumenti a disposizione, ma subiamo gli effetti indotti dalla geopolitica che ci costringono ad attuare strategie, per esempio investire in tecnologia, facendolo in modo veloce sfruttando la capacità tipica dell’ impresa italiana di riadattarsi, di reinventarsi e di riposizionarsi. Ciò premesso, il nostro compito è quello di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e, volendo essere ottimisti, ci aspettiamo una ripresa moderata rispetto al 2024, però anche con un riposizionamento su aree geografiche diverse da quelle alle quali c’ e- ravamo abituati negli ultimi periodi. Penso che continueranno a esserci delle grandi opportunità nei mercati avanzati come USA e Germania. È vero che gli Stati Uniti stanno attuando politiche protezionistiche, però non dimentico che in passato vendevamo macchine quando il cambio con il dollaro era 1:1,45. Inoltre, ci sono mercati emergenti molto interessanti come India, Messico e Turchia e i Paesi sudamericani che rientrano nell’ accordo economico Mercosur: questi potrebbero compensare eventuali perdite sul mercato statunitense. Da un punto di vista tecnologico vediamo che ci sono dei settori in crescita, in particolare quelli dell’ automazione industriale, della robotica e del packaging, così come quello delle tecnologie per l’ efficientamento energetico, in linea con la transizione ecologica. L’ obiettivo del basso impatto ambientale genera una opportunità per chi, come noi, sviluppa innovazione tecnologica sostenibile. Ecco, dunque, che si possono attuare delle strategie chiare per andare ad affrontare questo anno in corso puntando sulla diversificazione dei mercati e dei settori, riducendo la dipendenza dall’ Europa. Non di meno, dobbiamo continuare a investire in digitalizzazione e intelligenza artificiale. Su questo fronte, i dati del Politecnico di Milano ci dicono che c’ è un forte aumento degli investimenti anche del nostro Paese, ma siamo ancora in enorme ritardo
78 Maggio 2025 www. techmec. it