Automazione
I sei moduli magazzino sono altamente configurabili in base all’ altezza di pezzi e pallet
Evoluzione nell’ automazione « Il portafoglio macchine di Hermle è ormai completo, in quanto negli anni abbiamo strutturato la nostra offerta con uno spettro di taglie adatto a coprire l’ intero range di applicazioni nelle quali la struttura monoblocco con rotobascula integrata può garantire un vantaggio competitivo- esordisce Daniele Bologna, Managing Director di Hermle Italia- Motivo per cui da alcuni anni ormai non lanciamo nuove macchine in senso stretto, ma stiamo gradualmente introducendo la GEN2 dei nostri modelli, che rispetto agli omonimi della prima generazione hanno ricevuto un upgrade elettromeccanico e raggiungono prestazioni dinamiche più elevate, mantenendo inalterati gli standard in termini di qualità e precisione nelle lavorazioni. Anche a livello estetico e di ergonomia sono presenti alcuni aggiornamenti, come le nuove porte che agevolano l’ accesso alla zona di lavoro e migliorano la visibilità dall’ esterno grazie alle vetrate più ampie ». Hermle ha applicato il concetto della GEN2 anche ai sistemi di automazione e in particolare alla cella robotizzata RS 2, presentata in anteprima mondiale durante la tradizionale open house organizzata presso lo stabilimento di Gosheim. Si tratta di una soluzione che è stata sviluppata puntando a garantire la massima flessibilità di utilizzo e di conseguenza si presenta come una piattaforma modulare, configurabile sotto molteplici aspetti, la cui particolarità risiede nei sei moduli scaffale senza ripiani fissi.
Schema libero « Il vincolo principale dei tradizionali magazzini pallet è legato al fatto che non permettono di cambiare la configurazione delle scaffalature una volta installati, per cui il cliente deve avere un’ idea ben precisa delle dimensioni e della tipologia di pezzi che intende produrre e deve organizzare la produzione alla perfezione per sfruttare sempre la massima capacità della cella- sottolinea Bologna- Per un contoterzista però è difficile avere la certezza di lavorare sempre pezzi con ingombri simili, soprattutto parlando dell’ altezza dei pezzi stessi, per cui il rischio è quello di non riuscire a sfruttare l’ intero volume a disposizione per lo stoccaggio dei componenti. Con RS 2 GEN2 abbiamo risolto questa criticità realizzando un magazzino che non ha ripiani. In pratica, lungo le spalle del magazzino è presente una serie di“ alette” che fungono da guida e da sostegno per il pallet che viene depositato. Di conseguenza, a prescindere dall’ altezza dei pezzi il cliente sarà sempre in grado di saturare lo spazio del magazzino ». Come spesso accade, la soluzione più semplice è quella più efficace, e la novità introdotta da Hermle è senza dubbio molto semplice dal punto di vista strutturale. A fare la differenza è il software supervisore che gestisce l’ attività della cella. Quando il robot antropomorfo preleva dalla baia di carico il pallet con il pezzo da lavorare, lo trasporta all’ interno di uno scanner che rileva le dimensioni sia del pallet sia del pezzo, in particolare la sua altezza. In funzione di tali valori, il pallet viene collocato all’ interno del magazzino nella posizione opportuna. Il supervisore quindi incrocia i dati relativi alla produzione, ai pezzi presenti a magazzino e al pallet appena scansionato per ottimizzare in tempo reale lo spazio a disposizione, ma senza seguire uno schema rigido e vincolato dalle tradizionali strutture a ripiani fissi. « Ovviamente questa architettura è funzionale quando a variare di molto è l’ altezza del pezzo, mentre la larghezza rimane simile, ma in molti contesti le aziende possono avere una forte variabilità anche su questa dimensione- continua Bologna- In tal caso abbiamo previsto delle scaffalature con ripiani fissi ma che consentono di posizionare pallet di larghezze differenti con la stessa flessibilità di quanto descritto in precedenza per lo sviluppo in verticale ». Nei ripiani tradizionali sono presenti dei codoli che inserendosi all’ interno delle sedi ricavate nei pallet ne determinano la posizione e lo bloccano. Nella soluzione pensata da Hermle invece questi codoli non sono presenti, poiché a fare da riferimento per il robot è un elemento che funge da battuta e consente all’ automazione di sfruttare tutta la larghezza del ripiano per posizionare pallet di qualsiasi dimensione, ottimizzando lo spazio a disposizione.
Innovazione compatta RS 2 GEN2 si propone come una soluzione estremamente compatta, con una piattaforma base che presenta ingombri di 4.250x3.000x3.250 mm. Al centro del sistema è posizionato un robot antropomorfo a 6 assi con una portata massima di 210 kg e uno sbraccio tale da potere asservire fino a tre macchine e sei moduli scaffale. All’ interno della cella possono essere allestite fino a tre stazioni di trasferimento per il deposito di pallet / moduli portapezzi, con le quali l’ antropomorfo si interfaccia dopo avere sostituito le pinze in funzione dell’ operazione da svolgere. In particolare, per la movimentazione dei pezzi, Hermle consente
Il software supervisore gestisce la disposizione e la movimentazione dei pallet
98 Luglio / Agosto 2025 www. techmec. it