Spiragli di ripresa
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Industria italiana: fine della flessione?( Produzione, var. % trimestrali, dati in volume e destagionalizzati)
Aspettative delle imprese sul livello di produzione nel mese corrente rispetto al precedente( Quote %, imprese intervistate)
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80 70 60 50 40 30 20 10
Rilevazione maggio 25
Rilevazione aprile 25
-2.5 2023
2024 2025
1 ° trimestre 2025 = variazione acquisita a febbraio Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria su dati Istat.
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Diminuirà
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moderata(+)
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Aumenterà
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rilevante(++)
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italiana( circa 90 miliardi di euro). I settori più esposti sono farmaceutico, autoveicoli, macchinari. La combinazione di dazi e incertezza, secondo il CSC, potrebbe causare minore export(-1,2 %) e minori investimenti in macchinari(-0,4 %), col risultato di ridurre di circa lo 0,3 % la crescita del PIL italiano nel 2025-2026. Invece, ecco il calabrone: nel primo trimestre di quest’ anno i dati iniziano a mostrare una ripresa. Dopo 5 trimestri di calo la produzione industriale è cresciuta(+ 0,4 %), e anche il PIL è aumentato(+ 0,3 %). I diversi indicatori prospettici però persistevano a dare indicazioni contrastanti: PMI( previsioni dei responsabili degli acquisti) in salita, ma fiducia delle imprese in discesa. Questa ripresa della produzione si riteneva dovuta alla corsa all’ acquisto degli importatori americani per fare scorte prima dell’ entrata in vigore dei dazi, per cui era considerata un effetto momentaneo. I dati di maggio, viceversa, mostrano che il trend di crescita persiste, seppure a ritmi contenuti, e che il sentiment tende a migliorare. Lo evidenziano le ultime indagini del CSC. Secondo l’ indagine sulla produzione industriale, condotta su un campione di imprese industriali che rappresentano quasi l’ 8 % del fatturato totale del settore, oltre il 67 % degli intervistati ritiene che la produzione rimarrà stabile, cresce la quota di chi attende un aumento( 29 %) e cala sensibilmente la percentuale dei pessimisti( 3,6 %). Gli imprenditori continuano a individuare nella domanda e negli ordini i principali punti di forza a sostegno della produzione. Il giudizio riguardo la disponibilità degli impianti continua a essere positivo ed è in miglioramento. Tuttavia, si registra un peggioramento delle previsioni per altri aspetti dell’ attività: la disponibilità di manodopera, l’ aumento dei costi di produzione, le condizioni finanziarie. Ancora negative, ma in sensibile miglioramento, le previsioni circa la disponibilità di materiali. Un altro indicatore elaborato dal CSC è l’ indice RTT costruito in base ai dati sul fatturato, destagionalizzato e deflazionato, di un campione di imprese. I dati mostrano un forte aumento del fatturato a prezzi costanti in aprile(+ 5,1 %) in tutti i settori, ma più ampio nei servizi e nell’ industria dopo l’ andamento piatto registrato a marzo. I diversi settori danno diversi segnali: per l’ industria vediamo due mesi consecutivi positivi; nei servizi la crescita(+ 5,9 %) viene dopo un calo a marzo. Nelle costruzioni l’ indice RTT mostra un aumento più moderato( in aprile + 1,7 %) dopo il dato appena positivo a marzo. Le variazioni positive del secondo trimestre vedono un aumento particolarmente forte nel Nord-Ovest del Paese e moderato nel Sud. Per quanto riguarda le dimensioni di im-
I primi danneggiati dai dazi su acciaio e alluminio saranno le imprese e i consumatori americani, perché gli USA importano il 20 % circa dell’ acciaio e addirittura l’ 80 % dell’ alluminio
28 Luglio / Agosto 2025 www. techmec. it