E conomia
stre ha visto ripartire l ’ industria . Il PIL nel 1 ° trimestre è salito di + 0,3 %, meglio delle attese ( ma peggio dei due precedenti ) grazie alla crescita di consumi ed export , mentre calano gli investimenti . In aprile la produzione industriale si è espansa , dopo la stasi degli ultimi due mesi . Anche il PMI manifatturiero è in ascesa ( 50,2 da 49,2 ), come l ’ indice dei Direttori degli acquisti di Chicago ( 48,6 da 43,8 ) e l ’ ISM manifatturiero ( 47,1 da 46,3 ). Nella diversità delle situazioni nazionali , il fattore comune che condiziona la performance economica di tutti i Paesi continua a essere l ’ inflazione , che “ obbliga ” le banche centrali a politiche restrittive più o meno severe , le quali da un lato aumentano i costi delle imprese , e dall ’ altro diminuiscono il potere d ’ acquisto dei consumatori . A maggio l ’ inflazione nei 20 Paesi dell ’ Eurozona è diminuita più del previsto ( 6,1 % dal 7,0 % di aprile ) e anche la crescita dei prezzi sottostanti è rallentata , sostenendo l ’ ipotesi di una maggiore cautela nei rialzi dei tassi dato che l ’ inasprimento monetario della BCE inizia ad avere effetto . L ’ inflazione “ core ”, che esclude i prezzi di cibo e carburante e che ha svolto un ruolo sempre più importante nelle decisioni politiche della BCE , è scesa al 5,3 % dal 5,6 %, ben al di sotto delle aspettative di 5,5 %. Ma chi sperava in un “ addolcimento ” della stretta monetaria potrà restare deluso . Infatti , anche se l ’ inflazione complessiva è calata , le pressioni sui prezzi continuano , e la BCE si è sostanzialmente impegnata a proseguire la strada dell ’ aumento dei tassi . In un recente intervento , la Presidente della BCE Christine Lagarde ha detto : « A oggi , l ’ inflazione è troppo elevata ed è destinata a rimanere tale a lungo . Siamo determinati a riportarla tempestivamente all ’ obiettivo di medio termine del 2 %. Per questo motivo abbiamo aumentato i tassi al ritmo più veloce di sempre e abbiamo chiarito che abbiamo ancora strada da fare per portare i tassi di interesse a livelli sufficientemente restrittivi ». In realtà , nell ’ Eurozona vi sono situazioni diverse . In Germania in maggio , secondo i dati ufficiali del Governo , l ’ inflazione è scesa dello 0,1 % rispetto ad aprile mentre su base annuale il rialzo è stato del 6,1 %. Le attese del consensus erano per un aumento dello 0,3 % su base mensile e del 6,9 % su base annua . Ad aprile il rialzo su base annua era stato calcolato al 7,6 %. Anche in Francia in maggio , secondo una prima stima pubblicata dall ’ Insee , l ’ inflazione è rallentata fino ad attestarsi al 5,1 % dopo il 5,9 % di aprile e il 6 % all ’ inizio dell ’ anno . Questo calo sarebbe dovuto al rallentamento dei prezzi dell ’ energia , dei manufatti e dei servizi ma anche degli alimentari , in aumento del 14,1 % dopo essere cresciuti del 15 % ad aprile . In Italia la situazione è più complessa . Ad aprile sono scesi i prezzi industriali ( -1,5 % su base annua ). Il calo è stato determinato quasi esclusivamente dal tracollo dell ’ energia : alla fine di maggio , per esempio , il prezzo del gas era tornato vicino ai livelli dell ’ e- state 2021 . Ma , al netto della componente energetica , i prezzi restano stazionari su base mensile e crescono su base annua del 4,2 % rispetto al + 6,2 % di marzo . www . techmec . it Luglio / Agosto 2023 23