Tecnologie Meccaniche Giugno 2025 | Page 52

Commercio mondiale
INDICI DI INCERTEZZA MONDIALE E DI INCERTEZZA DELLA POLITICA COMMERCIALE. ANNI 2023-2024( valori assoluti) 400
80
350 300 250 200 150 100
52
Global policy uncertainty Trade policy uncertainty
50 Gen. Feb Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic. I Gen. Feb Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic.
2023 2024 Fonte: Economic Policy Uncertainty
PESO DELLE ESPORTAZIONI DI BENI DIRETTE VERSO I MERCATI UE ED EXTRA UE. ANNO 2024( composizioni percentuali)( a)
Extra UE UE
100 % 90 % 80 % 70 % 60 % 50 % 40 % 30 % 20 % 10 % 0 %
Cipro Irlanda Malta Italia Svezia Francia Germania Danimarca
Grecia Slovenia Finlandia
Fonte: Istat, elaborazioni su dati Eurostat- Comex( a) Dati provvisori, gennaio-novembre 2024
EU 27 Spagna Bulgaria Croazia Lituania Belgio Austria
Paesi Bassi Lettonia
Portogallo Romania Estonia Polonia
Ungheria Slovacchia
Cechia
Lussemburgo
INDICATORE DI VULNERABILITÀ PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA. ANNI 2007 E 2019( valori assoluti) 2007 2019
0.1 0.09 0.08 0.07 0.06 0.05 0.04 0.03 0.02 0.01
0
Chimica e prodotti della raffinazione
Chimica Metallurgia Autoveicoli
Apparecchi elettronici
Elettronica
Fonte: Istat, elaborazioni su dati Organisation for Economic Cooperation and Development( OECD)
Tessile, abbigliamento e pelli Altri mezzi di trasporto
Gomma e plastica Macchinari
Farmaceutica Alimentari e bevande Altre manifatturiere Prodotti in metallo
Carta e stampa Minerali non metalliferi
Legno
70 60 50 40 30 20 10 0
Giugno 2025 cornice dell’ analisi. Nel 2024, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, il commercio mondiale( in volume) era cresciuto bene: + 3,4 % rispetto al + 0,8 % del 2023. Ma il contributo più rilevante alla crescita è stato fornito dall’ A- sia, inclusa la Cina, mentre l’ Europa, penalizzata dalla guerra in Ucraina e dalla debolezza dell’ economia tedesca, ha continuato a fornire un contributo negativo. Una tendenza che comunque data dallo scorso decennio, durante il quale la Cina ha sostituito progressivamente ma inesorabilmente gli Stati Uniti al centro della rete di scambi mondiali. Nel mentre, si consolidavano due trend: da un lato la polarizzazione delle relazioni commerciali attorno a questi due Paesi, dall’ altro una forte accentuazione della regionalizzazione degli scambi. A farne le spese sono state le economie europee, che hanno visto indebolirsi i legami con i Paesi dell’ area del Pacifico, entrati stabilmente nell’ orbita cinese. Un espansionismo economico, quello cinese, che ha raggiunto e occupato anche l’ Africa e l’ America Latina.
Export e sistema industriale italiano Per il 2025 gli analisti prevedevano che un’ inflazione globale in discesa e una crescita economica stabile avrebbero potuto garantire la prosecuzione della tendenza positiva del commercio internazionale. Ma anche prima“ dell’ uragano Donald” si stavano accumulando potenti fattori avversi. Secondo i dati del WTO, l’ insieme delle misure restrittive alle importazioni è progressivamente cresciuto a partire dal 2009, arrivando a toccare quasi 3.000 miliardi di dollari nel 2024, pari a circa il 12 % delle importazioni mondiali. Gli scambi mondiali potranno essere frenati, afferma l’ Istat, dai maggiori“ attriti commerciali internazionali e dalle pressioni sulle catene globali di distribuzione”, elegante eufemismo per indicare gli effetti deleteri delle nuove politiche commerciali statunitensi. In questo contesto come si colloca l’ I- talia? Tra il 2019 e il 2023, scrive l’ Istat,
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