Tecnologie Meccaniche Giugno 2025 | Page 15

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È inoltre importante specificare se, in fase di redazione, si sia fatto ricorso alle semplificazioni previste dal comma 9-bis dell’ art. 38 del D. L. 19 / 2024, applicabili nei casi in cui l’ intervento abbia previsto la sostituzione di beni obsoleti.
Il periodo rappresentativo e la normalizzazione La certificazione ex post deve basarsi su un periodo di monitoraggio che sia rappresentativo del normale utilizzo dei beni oggetto dell’ investimento. In questi casi è necessario normalizzare i dati, cioè adattarli in funzione delle condizioni operative( produzione, turni, carichi di lavoro). Questa operazione deve essere effettuata con criteri tecnici validati e trasparenti, per garantire che il confronto tra la situazione“ ante” e“ post” sia corretto e significativo.
La semplificazione per i beni obsoleti Una delle principali novità introdotte è la semplificazione per la sostituzione di beni obsoleti di cui abbiamo parlato nell’ articolo precedente. In questi casi è possibile assumere convenzionalmente che il bene obsoleto consumasse il 5 % in più del nuovo bene( o il 3 % in più se si considera la struttura produttiva nel suo insieme). Questa semplificazione permette di evitare misurazioni dirette sul bene obsoleto, semplificando notevolmente la redazione sia della certificazione ex ante che di quella ex post. La certificazione ex post deve comunque indicare esplicitamente l’ adozione di tale procedura, includendo i riferimenti ai documenti normativi e ai criteri utilizzati per la stima dei consumi.
La certificazione ex post rappresenta un momento chiave nel percorso di accesso agli incentivi della Transizione 5.0
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