Tecnologie Meccaniche Dicembre 2025 | Page 69

tico in crescente sviluppo grazie alla sua vicinanza con l’ Italia, alla risoluzione di vecchie questioni amministrative e alla ormai consolidata presenza nell’ Unione Europea ».
Le proteste giovanili in Serbia Poiché in Serbia vi sono diversi movimenti giovanili di protesta, è stato chiesto a Tatjana Dordevic di raccontarci le cause e la loro evoluzione … « Faccio una premessa: io stessa, 25 anni fa, ero una studentessa in protesta contro il regime autoritario di Miloševic ´. Per questo sento molto vicine queste nuove contestazioni che, a differenza del movimento studentesco di cui ho fatto parte, non trovano alcun tipo di supporto diretto da parte delle istituzioni europee. Questi nuovi movimenti giovanili nascono come protesta al governo serbo, sempre più autoritario e sempre più simile a un regime e partono da un fatto tragico, avvenuto il 1 ° novembre 2024 alla stazione di Novi Sad- luogo che aveva appena subito una ristrutturazione affidata a due aziende cinesi e costata allo stato serbo 60 milioni di euro- che ha visto la morte di 16 persone a causa del crollo di una tettoia. Studenti e cittadini hanno fin da subito chiesto verità rispetto ai responsabili di questa tragedia, ma, purtroppo, le risposte ricevute sono state ambigue e poco chiare. Questo ha dato il via a numerose proteste e iniziative pacifiche, tra cui una maratona ciclistica verso Strasburgo e blocchi alle università locali, ultimamente mutate in situazioni violente con scontri tra manifestanti e polizia. Una soluzione per la fine di queste proteste, che seppur motivate da cause legittime hanno purtroppo pesanti ripercussioni sull’ attività sociale ed economica del paese, potrebbe essere la convocazione di nuove elezioni. Il Presidente dello Stato, Aleksandar Vučić, non è però certo intenzionato a perdere l’ incarico. Secondo la mia esperienza, questo scenario è come un“ ritorno al passato” che obbliga la cittadinanza, ancora una volta, a battersi per avere istituzioni funzionanti e trasparenti ».
La percezione dell’ Italia nei confronti dei Balcani Qual è la percezione dell’ Italia nei confronti dei Balcani? Ci sono ancora pregiudizi da dover superare? « La percezione italiana nei confronti dei Balcani è complessa e sicuramente influenzata da fattori storici, politici e sociali. Sebbene l’ Italia abbia svolto un ruolo attivo nella promozione della stabilità dell’ a- rea e nell’ integrazione europea dei paesi balcanici attraverso continue iniziative diplomatiche e culturali, esistono ancora molti pregiudizi e stereotipi che influenzano l’ opinione pubblica, causati in particolare dagli eventi legati alla guerra e al conseguente afflusso di rifugiati. Io per prima, al mio arrivo nel paese, ho incontrato diffidenza! Con il passare degli anni l’ Italia ha sicuramente fatto dei progressi ma questi pregiudizi sono stati superati solo in parte. La strada per“ guardare oltre” è ancora lunga e richiede un impegno continuo soprattutto nell’ educazione, nel dialogo interculturale e nella promozione di una narrazione che, secondo me, dovrebbe essere più equilibrata ».

E conomia

Le esportazioni italiane di macchine utensili hanno registrato una tendenza positiva a partire dal 2015, interrotto solamente nel 2020 con l’ emergenza sanitaria e culminato con picco massimo nel 2024
L’ Italia vista dai cittadini di questi paesi Come è vista l’ Italia dai cittadini di questi paesi? Qual è la loro percezione? Considerando un quadro generale e non soffermandoci solo sull’ aspetto commerciale ed economico, siamo considerati un riferimento, una figura significativa? Le risposte a queste domande sono più rincuoranti. « Sì, sicuramente l’ Italia gode di una percezione positiva, soprattutto per la vicinanza culturale e storica, a molti paesi balcanici. Il Belpaese è considerato stabile, molto influente nell’ Unione Europea e meta attrattiva per ragioni di studio e di lavoro; molti giovani lo considerano infatti per una possibilità concreta di trasferimento e questo ne rafforza sicuramente la reputazione. Anche in questo caso non mancano però i pregiudizi che vedono l’ Italia criticata per la lunga e insufficiente burocrazia, per il suo stretto legame con gli Stati Uniti e per la sua nomea di“ paese opportunista”. Devo dire però che, nonostante queste valutazioni negative, il sentimento pre-
Croazia, Serbia e Slovenia attraggono capitali italiani, tedeschi e austriaci nei settori dell’ automotive, delle infrastrutture e dell’ agroindustria www. techmec. it Dicembre 2025 67