Mercato Balcani
Tatjana Dordevic- Consigliere delegato dell’ Associazione stampa estera di Milano, giornalista e scrittrice
« Sono nata in Serbia negli anni’ 80, dove ho conseguito i miei studi in Scienze Politiche, e nel 2006 mi sono trasferita a Milano, città dove vivo tuttora e dove svolgo la mia professione di giornalista. Scrivo principalmente per i media Balcani- in particolare per Al Jazeera Balkans e BBC NEWS per la Serbia- per un quotidiano croato e, per quanto riguarda l’ Italia, per La Stampa, per la rivista Aspenia online e per Gariwo Mag. Dal 2024 sono consigliere delegato dell’ Associazione stampa estera di Milano, la più grande organizzazione a livello globale, con sede centrale a Roma, che riunisce i giornalisti corrispondenti da tutto il mondo. L’ associazione conta oggi circa 400 soci, tutti con caratteristiche e interessi diversi, e lavora costantemente a numerosi progetti ed eventi. Come dichiarato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella“ i corrispondenti della stampa estera sono gli occhi dell’ Italia sul mondo e anche la finestra del mondo sull’ Italia”, parole che condivido e che mi rendono molto orgogliosa di questo mio ruolo. Infine, oltre a questo, mi sono dedicata alla scrittura di due libri, entrambi focalizzati sul tema della ferita non rimarginata del mio paese d’ origine, ferita i cui effetti si sentono ancora oggi. Il primo, per cui ho vinto anche il Premio“ Nove Muse Città di Venezia” nel 2021, Il pioniere, parla della dissoluzione
della Jugoslavia vista e vissuta dal protagonista stesso e il secondo, Il vento da Est, si concentra maggiormente sulla relazione tra i paesi dell’ Est Europa e l’ Occidente dal punto di vista sociologico, economico e diplomatico ».
La situazione dell’ area balcanica Soffermandosi sull’ area balcanica, a Tatjana Dordevic è stato chiesto di fare un quadro generale della situazione attuale nell’ area a 30 anni dalla fine della guerra. « Devo ammettere che il trentesimo anniversario, che avviene proprio quest’ anno, della fine della guerra rende questa analisi ancora più rilevante e significativa! I Balcani oggi sono sospesi tra una sorta di memoria irrisolta, instabilità istituzionale, nuove opportunità e sfide geopolitiche. L’ area è una delle regioni europee più complesse, ancora divisa tra passato e futuro: da un lato c’ è una retorica dell’ integrazione europea molto forte- con un’ Agenda che prevede l’ entrata di tutti i paesi balcanici nell’ UE entro il 2030- e dall’ altro il persistere di nazionalismi, autoritarismi, ingiustizie che provocano un profondo deficit di fiducia nelle istituzioni. La maggior parte dei paesi post-comunisti balcanici( come Serbia, Croazia e Bosnia-Erzegovina) si trovano infatti in una transizione democratica non ancora portata del tutto a termine. Per citare Winston Churchill“ i Balcani producono più storia di quanto ne possano digerire” e in questo momento, proprio a 30 anni dalla fine della guerra e dei negoziati di Dayton, la matassa non è stata dipanata ».
I rapporti esistenti tra i paesi protagonisti della Guida Alla luce di questo scenario abbiamo chiesto alla giornalista quali fossero i rapporti esistenti, oggi, tra i tre paesi protagonisti della Guida. « Certamente le questioni del passato influiscono ancora su mercato, commercio ed economia dei tre paesi. I rapporti tra Serbia e Croazia restano complicati, più stabili invece quelli tra Serbia e Slovenia. Le relazioni tra Croazia e Slovenia sono al momento molto forti e positive, con collaborazioni continue dal punto di vista militare e politico. I due paesi hanno infatti appena firmato, in settembre 2025, un accordo di cooperazione nel settore della difesa. Rispetto ai tre paesi, la Serbia mantiene ancora un ruolo centrale e dominante sia per ragioni di dimensione geografica sia per motivi politici che la vedono impegnata nel dialogo con l’ UE( è candidata ad entrare nell’ Unione dal 2009) e, allo stesso tempo, influenzata dai rapporti con la Russia e la Cina. La Serbia è molto forte anche dal punto di vista industriale, mentre la Croazia, meno influente in questo campo, si distingue per l’ attrattività turistica. La Slovenia è attualmente in una posizione favorevole e sta affrontando un processo democra-
Un momento della riunione del gruppo marketing strategico dello scorso 29 ottobre
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