Torni
affronta l’ argomento su di un piano più generale, mentre il secondo si focalizza maggiormente sulle tematiche previste da Industria 5.0. Analizzando il primo aspetto abbiamo misurato che per costruire una delle nostre macchine mediamente servono circa 7.100 kWh. Il nostro fornitore di energia elettrica spagnolo, certificato in classe A, ci ha indicato che per ognuno di questi kWh consumati il quantitativo di anidride carbonica immesso in atmosfera è inferiore ai 100 grammi, che corrisponde a uno dei valori più bassi che si possono trovare in Europa. Se tale numero viene poi confrontato con quanto dichiarato da Paesi asiatici quali Cina( mediamente 800 g di CO 2 per kWh), Taiwan, Corea o Giappone( mediamente 500 g di CO 2 per kWh) la differenza è enorme. A ciò si devono aggiungere nel computo anche gli inquinanti legati al trasporto via nave per raggiungere l’ Europa e questo significa che l’ acquisto di una macchina utensile costruita da un produttore europeo è già, di fatto, una scelta di tipo sostenibile. In merito invece all’ a- spetto legato al Piano Industria 5.0, noi ormai da qualche anno utilizziamo tutta una serie di accorgimenti tecnici sulle nostre macchine finalizzati ad aumentare l’ efficienza energetica e a ridurre i consumi quali, per esempio, l’ utilizzo di azionamenti e motori Fanuc di tipo Alfa con il recupero dell’ energia di serie, oppure l’ utilizzo di centraline idrauliche dotate di motori in classe IE4 o pompe ad alta pressione con tecnologia inverter ».
Giulio Giana- Giuseppe Giana « Per quanto riguarda la nostra struttura aziendale, siamo molto verticalizzati e produciamo la maggior parte dei componenti al nostro interno attraverso l’ utilizzo di macchine multitasking. Resta esclusa solo la fase del processo che prevede i trattamenti termici. Una quindicina d’ anni fa ci siamo dotati di pannelli fotovoltaici, per cui produciamo più energia di quella che consumiamo e abbiamo isolato tutte le nostre strutture dal punto di vista termico.
Disponiamo inoltre di un sistema composto da tre termostati( uno ad altezza uomo, uno sul soffitto e uno esterno) e un software che gestisce un dato numero di ventilatori al fine di diminuire il flusso d’ aria e ridurre il conseguente fastidio al personale in azienda. Il tutto punta verso la direzione del risparmio energetico e anche l’ analisi dei dati ci indica che siamo sulla strada giusta. In più, qualche anno fa abbiamo eliminato tutto il cartaceo circolante in azienda su tutte le macchine, dotandoci di schermi LCD e di visualizzatori di disegni affinché i reparti designati possano disporre delle viste più adeguate alle lavorazioni, oltre che di sistemi di telefonia VoIP e schede GSM per coloro che si recano all’ esterno. Infatti, se consideriamo che il nostro sito produttivo si estende su più di 10mila metri quadrati, ridurre le distanze in maniera wireless va proprio nella direzione della sostenibilità intesa a 360 ° e quindi anche come miglioramento delle condizioni di lavoro del personale ».
Davide Lavazza- Pietro Carnaghi « Noi siamo produttori di macchinari e abbiamo un’ elevata attenzione sulla tematica legata al risparmio energetico, tanto è vero che lo scorso anno
DAVIDE LAVAZZA PIETRO CARNAGHI « Le macchine sono dotate di tutti quei sistemi atti a ridurre il consumo come pompe a inverter e sistema di recupero della produzione di energia elettrica. Abbiamo sviluppato motori Direct Drive non commerciali destinati al mandrino di tornitura, che mostrano un’ efficienza decisamente superiore rispetto alla classica catena cinematica con il cambio meccanico intermedio ».
82 Aprile 2025 www. techmec. it