Stampa 3D
A lato, da sinistra: la qualità delle polveri metalliche utilizzate nei processi di stampa ha un impatto diretto sulla resa finale del prodotto
Le norme ISO / ASTM rappresentano la bussola che orienta le aziende
dalla necessità di innovare rapidamente, spesso adottano un approccio basato sulla sperimentazione diretta, procedendo per tentativi ed errori. Questo metodo, se da un lato stimola la creatività e l’ adattamento a nuove soluzioni, dall’ altro rischia di trascurare norme e regolamenti che potrebbero facilitare una crescita più strutturata e sicura del settore. In ambiti come quello biomedicale e aerospaziale, dove la sicurezza è un requisito imprescindibile, non potere garantire la conformità ai protocolli può rappresentare un ostacolo insormontabile per la commercializzazione dei prodotti. Per assicurare che i componenti realizzati con la stampa 3D possano essere utilizzati in modo sicuro e affidabile è essenziale stabilire processi rigorosi di validazione e certificazione. Uno degli aspetti più importanti riguarda i test sui prodotti. Le verifiche possono essere eseguite su ogni singolo pezzo prodotto oppure su campioni rappresentativi di una produzione più ampia. Nel caso dei test su campione, è fondamentale che questi siano effettivamente in grado di rappresentare la qualità complessiva della produzione, evitando che eventuali difformità compromettano la sicurezza del prodotto finale. Un altro punto cruciale è la stabilità del processo produttivo. Per garantire che ogni componente mantenga le caratteristiche desiderate, è necessario ridurre al minimo la variabilità e monitorare costantemente i parametri di produzione. Questo approccio è particolarmente rilevante in un settore dove anche una piccola deviazione nelle condizioni di stampa può alterare in modo significativo le prestazioni di un pezzo. Anche la qualità delle polveri metalliche utilizzate nei processi di stampa ha un impatto diretto sulla resa finale del prodotto. Tracciabilità e conservazione del materiale, distribuzione granulometrica, composizione chimica, scorrevolezza e morfologia delle polveri sono tutti elementi che devono essere attentamente controllati. Normative internazionali, come ASTM F3049 e ISO / ASTM 52907, forniscono linee guida fondamentali per garantire una corretta caratterizzazione di questi materiali, riducendo il rischio di difetti che potrebbero comprometterne le proprietà meccaniche e strutturali. Nonostante l’ esistenza di standard specifici, il quadro normativo relativo alla stampa 3D è ancora in fase di evoluzione e non sempre riesce a coprire in modo uniforme le diverse esigenze dei settori industriali. La standardizzazione dei processi e l’ adozione di linee guida riconosciute a livello internazionale sono elementi chiave per garantire qualità e sicurezza. Tuttavia, in assenza di regolamenti specifici, si rende spesso necessario adattare normative generali mutuandole da altri ambiti produttivi. Determinare le reali prestazioni di un componente stampato in 3D richiede l’ uso di test specifici. Tra questi, le prove meccaniche come durezza, trazione e resistenza a fatica permettono di valutare la solidità del materiale, mentre le analisi
metallografiche sono essenziali per individuare eventuali difetti interni. I test di corrosione consentono di prevedere la durata del componente nel tempo, mentre le verifiche dimensionali e di rugosità permettono di confrontare il prodotto finito con il modello originale. Accanto a queste prove, tecniche di analisi non distruttive come la scansione tomografica CT stanno diventando sempre più rilevanti per esaminare la struttura interna dei componenti senza comprometterne l’ integrità. Affinché la manifattura additiva possa esprimere appieno il suo potenziale è necessario che aziende, università, enti normatori e associazioni di settore collaborino attivamente per colmare le lacune esistenti. Solo attraverso una condivisione delle conoscenze e un’ integrazione tra innovazione tecnologica e conformità normativa sarà possibile fare crescere il settore in modo solido e sicuro, aprendo la strada a possibilità fino a pochi anni fa impensabili.
Il ruolo delle normative e il futuro della certificazione La creazione di standard condivisi è fondamentale per l’ adozione su larga scala della manifattura additiva. La normazione non solo garantisce la sicurezza e la qualità dei prodotti, ma aiuta anche le imprese a crescere e a diffondere le nuove tecnologie. L’ ISO / TC 261 è il comitato centrale per la regolamentazione dell’ AM, con 28 Paesi membri e numerosi documenti in sviluppo, tra cui norme
58 Aprile 2025 www. techmec. it