TecnoLamiera Nov/Dic 2024 | Page 15

In copertina riori ; oppure la pressa dotata di leve meccaniche , che I . M . V . nella sua gamma di macchine identifica con la sigla “ Lever 4 ”. Fatte le simulazioni del caso e le debite considerazioni il risultato dimostrava che la soluzione Lever 4 , a parità di produttività e qualità della gamma di prodotti da realizzare , avrebbe avuto un consumo energetico inferiore di quasi il 50 % rispetto alla soluzione con servomotori e accumulo .

Flessibilità per permettere la saturazione dell ’ impianto Per rendere economicamente vantaggioso un impianto occorre associare alla performance produttiva anche la necessaria flessibilità , perché spesso proprio la capacità di assolvere una molteplicità di produzioni permette di saturare l ’ impianto . I . M . V . Presse ha quindi realizzato un Lever 4 dotato di corsa regolabile millimetrica , in grado di adeguare la corsa della slitta alle necessità degli stampi e alla possibilità dell ’ automazione . La flessibilità consente di ottimizzare il ciclo di stampaggio di un determinato stampo e di adattarsi a stampi con altezze e tempi ciclo differenti .
Uso semplice , autoregolazione e gestione 4.0 Abbiamo anche accennato al fatto chela pressa in questione è user friendly e connessa digitalmente . Anche questa è una condizione ormai imprescindibile , poiché l ’ utilizzo delle macchine dev ’ essere il più semplice e intuitivo possibile , rapido da programmare e affidabile . Il software di gestione è frutto di anni di esperienza I . M . V . con gli utilizzatori dei suoi impianti e dell ’ ascolto delle loro esigenze e dinamiche organizzative . La possibilità quindi di memorizzare i dati in autoapprendimento , di dialogare e memorizzare tutte le funzioni dell ’ automazione di alimentazione e lubrificazione del materiale , di scarico dei pezzi e degli sfridi , nonché la connessione 4.0 con un gestionale di fabbrica , oltre agli errori umani elimina gran parte del tempo necessario al data entry , al controllo e alle procedure di gestione .
A sinistra : un solo uomo gestisce la linea con tempi di cambio produzione di appena 15 minuti
In basso : il doppio decoiler con carico e inserimento automatico del nastro coil posto a inizio linea
L ’ automazione di asservimento Sebbene la pressa sia il cuore dell ’ impianto , esso è formato da altre macchine che devono avere il medesimo approccio costruttivo e gestionale , al fine di ottenere un risultato ottimale . L ’ ingegnerizzazione del processo svolta da I . M . V . con il cliente ha quindi coinvolto anche aziende altrettanto specializzate , che operano da moltissimi anni con l ’ azienda monzese . Un esempio è il doppio decoiler con carico e inserimento automatico del nastro coil , seguito da una cesoia per spezzonare il nastro . Tutto è poi realizzato al fine di performare ad alte velocità , come il doppio caricatore del quadrotto , il seguente nastro magnetico di alimentazione , dotato di centratore per il prelievo da parte del transfer a 3 assi , che poi scarica i pezzi su un altro nastro magnetico che permette una presa multipla del pallettizzatore automatico finale . Tutto funziona come in un ’ orchestra ; perfino l ’ AGV ( Automated Guided Vehicle ) preleva i pallet portandoli al magazzino , mentre il cervello dell ’ impianto comunica al gestionale di fabbrica i consumi di materia prima e la consegna di pezzi finiti . Un solo uomo gestisce i tempi di cambio produzione di appena 15 minuti , con l ’ introduzione del nuovo nastro in altri 2 minuti . Insomma , questa è una vera e propria Smart Factory , con un impianto che ha raggiunto un ’ efficienza globale del 98 %.
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