Il caso
La piegatura tangenziale rappresenta un’ evoluzione rispetto alle tecnologie di piegatura tradizionali
La pannellatrice tangenziale semiautomatica MAK 4 Evolution UD di Schröder è ideale per la piegatura di spessori elevati
tangibili della piegatura tangenziale. A raccontare il legame profondo tra Schröder e l’ Italia ci pensa Renato Gastaldo. Le sue parole sono un viaggio appassionato tra aneddoti, scelte visionarie e, soprattutto, persone. « Il nostro rapporto con la famiglia Schröder è nato tra incomprensioni linguistiche e grande rispetto reciproco », racconta. Nel tempo, il legame si è trasformato in una vera e propria alleanza strategica. « Con loro abbiamo fatto cose che non avevano mai fatto con nessun altro dealer al mondo », ha sottolineato Gastaldo. Mentre Evomach si strutturava sul territorio italiano con un team distribuito, altamente specializzato e in grado di soddisfare le richieste della clientela, grazie alla prossimità territoriale, Schröder investiva in innovazione tecnologica, automazione, robotica e sviluppo interno del software, mantenendo una produzione verticalizzata in Germania e una filosofia aziendale ancorata al valore umano. Evomach ha portato in Italia alcune delle macchine più avanzate del Gruppo tedesco, spesso in anteprima mondiale: « La prima macchina con manipolatore completamente automatico è stata installata a San Donà di Piave », ricorda Gastaldo. L’ Italia vanta oggi numeri record: sei macchine completamente automatiche, tre macchine da 5 m- una delle quali è unica in Europa- e una diffusione capillare nelle officine di eccellenza. « Nessun altro Stato in Europa ha questa densità e varietà di installazioni Schröder », ribadisce con fierezza.
Le sfide e le opportunità future Nonostante i successi ottenuti, il percorso di diffusione del-
La piegatura tangenziale sta guadagnando spazio grazie ai suoi vantaggi in termini di qualità del prodotto finito e ottimizzazione del processo produttivo
la piegatura tangenziale non è privo di ostacoli. Una delle principali difficoltà è rappresentata dalla mentalità conservatrice di molte aziende che tendono a preferire soluzioni consolidate, anche a costo di rinunciare a miglioramenti in termini di efficienza e competitività. Inoltre, la burocrazia e la complessità degli incentivi statali spesso complicano l’ a- dozione di nuove tecnologie, come evidenziato dalle recenti difficoltà legate ai programmi di transizione industriale. Tuttavia, l’ interesse crescente verso la sostenibilità e l’ ottimizzazione delle risorse sta spingendo sempre più aziende a rivalutare le proprie strategie produttive. In questo scenario, Schröder ed Evomach continuano a giocare un ruolo di primo piano promuovendo soluzioni che non solo migliora-
46 N ° 2- Aprile / Maggio 2025
TecnoLamiera