TBA The Red Edition - Issue #02 | Page 39

2 RED EDITION RECENSIONI <30 Higher Power 27 Miles Underwater – Roadrunner Records 4,5/5 Sløtface Sorry For The Late Reply – Nettwerk/Propeller Recordings Sorry For The Late Reply è il secondo album degli Sløtface ed è tutto quello che avremmo voluto da loro. C’è la grin- ta, ci sono le melodie, ci sono i pezzi più tranquilli, quelli super-catchy, ci sono le canzoni d’amore, quelle più cupe, quel- le più politiche, c’è tutto. Ed è tutto bel- lo e fatto bene. (SC) 4/5 27 Miles Underwater è senza dubbio il lavoro più difficile da leggere dell’intera discografia targata Higher Power. Da un hardcore di stampo inglese senza compromessi (la band è originaria di Leeds), i Nostri hanno sposato con maggio- re convinzione il sound grunge e alternative degli anni ’90, consegnandoci la loro release più azzeccata e orecchiabile. Attenzione: se ad alcuni le voci in clean possono causare una sorta di fastidio misto a disillusione, ad altri possono passare un messaggio di svolta sonora da dieci in pagella. L’indecifra- bilità di 7 Miles Underwate ne è anche la forza, in un tornado di chitarre stoppate, giri di basso nu metal e aperture rockeg- gianti da heavy rotation. (LC) Poppy I Disagree – Sumerian Records Per chi ha voglia di impazzire e vivere un’esperienza extra- corporea in una commistione di diversi stili musicali, I Disa- gree di Poppy è l’album perfetto. A metà tra le Baby Metal e una billie eilish sotto steroidi, il mondo di Poppy è l’oscurità più completa costellata da abitanti fatati. Concrete, I Disa- gree, BLOODMONEY e Anything Like Me sono i primi tre brani del full length e servono esattamente a catapultare chi ascolta in un’atmosfera dark del tutto inaspettata e sor- prendente. Prevale la melodia metal, accompagnata dalla dolce voce in pulito dell’artista, che sembra come non ac- corgersi di quello che succede attorno a lei. Ci sono un paio di ballad che smorzano l’atmosfera come Nothing I Need, Sick of The Sun e Don’t Go Outside, interrotte dalla super heavy Bite Your Own Teeth, che sembra tratta da un video- game. Insomma è quasi impossibile descrivere questa com- mistione quasi assurda di metal e pop pastellato, bisogna provare per credere. (MP) 5/5 TBA | 39