SudOnLine 3 marzo 2020 | Page 2

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L'emergenza in Italia

L'Ocse vede nero: crescita zero

in Italia, frenata in tutto il mondo

L'Ocse ha consistentemente rivisto al ribasso le previsioni di crescita globali e dell'Italia a seguito dell'esplosione del coronavirus, che sta arrecando "gravi danni"

all'economia. L'ente parigino prevede ora per l'Italia una crescita 2020 a zero, ovvero 0,4 punti percentuali in meno rispetto alle stime

dell'Economic Outlook dello scorso novembre. Sul 2021 ha invece mantenuto la previsione di un più 0,5%.

Sulla crescita globale l'Organizzazione per la cooperazione e lo

sviluppo economico si attende ora un più 2,4%, ossia 0,5 punti in

meno rispetto alle stime precedenti. Il dato 2021 è stato invece alzato di 0,3 punti al più 3,3%.

"L'economia globale è a rischio", ha sottolineato l'ente parigino. E la capo economista Laurence Boone, in conferenza stampa ha dichiarato che le Banche centrali

"dovrebbero inviare subito un segnale sul fatto che sono pronte ad agire sul coronavirus". "Dovrebbero essere pronte a dare più

liquidità affinché i mercati possano operare nel modo più normale possibile - ha detto - infine se le prospettive economiche dovessero deteriorarsi ulteriormente, dovrebbero agire con misure espansive".

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"Le misure contro di noi sono irrazionali, ci danneggiano e chi le attua deve sapere che presto potrebbe ritrovarsi nelle nostre stesse condizioni e si pentirà delle decisioni prese. Quindi occhio, perché se alza i muri l'Italia fa anche più male". Lo ha affermato in un'intervista a 'Repubblica' il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, accusando i Paesi che stanno chiudendo le frontiere con l'Italia a causa dell'epidemia di coronavirus. "Ci sono Paesi in Europa che in un mese hanno fatto metà dei tamponi che in Italia si fanno in un giorno. L'Unione europea deve capire che se un virus è in Italia, è in Europa", ha sottolineato Boccia, che invece ha detto di aver "apprezzato" la recente visita a Napoli del presidente francese Emmanuel Macron, che "si sta comportando da vero amico dell'Italia". Sui 3,6 miliardi annunciati dal ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, per fronteggiare l'emergenza, Boccia ha spiegato che di tratta di un "buon punto di partenza, ma nessuno oggi è in grado di quantificare quel che servirà al Paese".

Di certo, ha precisato il ministro per gli Affari regionali, in Europa "partirà una discussione che riguarda tutti, perché l'impatto sull'export e la frenata del commercio mondiale saranno un problema di tutti. I parametri andranno inevitabilmente rivisti", mentre il leader della Lega, Matteo Salvini, "si comporta da anti-italiano, non c'è nessun oppositore di un qualsiasi governo del pianeta che sparga veleni e polemiche sul suo Paese come fa lui". A proposito, infine, del fatto che alcuni sindaci abbiano contestato la norma del dpcm secondo cui le loro ordinanze sul coronavirus possono essere annullate, Boccia ha sostenuto che "nel decreto abbiamo circoscritto l'annullamento agli atti 'in contrasto con le misure statali', ma il Parlamento può rendere quella norma ancora più dura", aggiungendo che "quando c'è un'emergenza nazionale comanda lo Stato". (Rak/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 02-MAR-20 08:27 NNNN

Francesco Boccia: misure

irrazionali contro di noi

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