SudOnLine 20 marzo 2020 | Page 14

LETTERE E COMUNICATI

IL SudonLine

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Decreto Cura-Italia,

i dubbi degli albergatori

“Sarebbe stato preferibile se il governo avesse prolungato la Naspi, riportandola alla stessa durata prevista dalla vecchia indennità di disoccupazione. In questo modo l’esecutivo avrebbe garantito una maggiore tranquillità a tutti i lavoratori stagionali del comparto che quest’anno è protagonista di un momento drammatico come dimostrano gli studi internazionali in base ai quali le imprese attive nel turismo sono destinate a perdere circa il 70% del proprio fatturato. Altrettanto insoddisfacenti sono le altre misure varate dal Consiglio dei ministri delle quali auspichiamo una rapida revisione”.

Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi Campania

Se l'emergenza ci fa riscoprire Mamma Patria

Adorata patria, proprio come una mamma; ti prendi cura dei tuo figli, preoccupandoti per loro. Anche oggi il cielo è azzurro, come del resto il mare che ti cinge. Splendidi i tuoi panorami, carichi di colori, gli stessi dell’armonia. Anche se fuori vige il silenzio, la tua voce, affettuosa, arriva diretta al cuore dei tuoi amati, al pari di una carezza. Quiete che ci fa capire quanto tu sai importante, poiché a noi tutti, manca poterti vivere. Oggi ancor più comprendiamo che sei il grande sogno per cui i padri fondatori si batterono così tanto. Mia amata Italia, le tue vestigia storiche intrise di monumenti, cultura e storia; sono testimonianza della tua grandezza. Sei senza dubbio alcuno, la nazione più bella al mondo.

Vincenzo Naturale

L'appello dei medici Odontoiatri

Fare prevenzione oggi significa restare a casa. Per questo motivo chiedo a tutti i colleghi odontoiatri di limitare la propria attività professionale ai soli casi di estrema urgenza e di sensibilizzare i loro pazienti, anche tramite i social, affinché adottino comportamenti responsabili. Proprio per far comprendere l’importanza di restare a casa, la Commissione Albo Odontoiatri, assieme all’ANDI e all’AIO hanno lanciano una campagna social indirizzata ai colleghi e per il loro tramite a tutti i cittadini. Un appello nel segno del bene comune. L’aumento dei contagi e i rischi persistenti ci impongono di rispettare e aderire insieme ai nostri pazienti a ciò che ci viene con forza richiesto: restare a casa. Ma il governo deve prevedere misure di sostegno alla professione. Penso soprattutto ai giovani che non hanno ancora una collocazione stabile nel mercato del lavoro o che sostengono spese ingenti per i loro studi e per il personale. Anche se formalmente gli studi odontoiatrici restano aperti, per ovvie ragioni il lavoro è praticamente fermo.

Sandra Frojo, presidente della Commissione Albo Odontoiatri di Napoli

Senza mascherine funerali a rischio

"Anche i delegati campani di EFI, facendo eco al direttivo nazionale, vogliono ribadire la necessità di canali di approvvigionamento preferenziali di materiali come mascherine e altri dispositivi sanitari in questo periodo di epidemia. Sembra inutile, ma siamo costretti a spiegarlo nuovamente: noi operatori funebri e cimiteriali siamo una delle categorie maggiormente a rischio e senza i dovuti dispositivi l’intero comparto rischia di fermarsi. Già nelle scorse ore abbiamo dovuto segnalare che il racconto trapelato legato al triste caso Franzese dipingeva uno stato di cose non corrispondente al vero, e che al contrario almeno il 90 percento degli impresari funebri già nelle prime battute di crisi si è organizzato autonomamente per permettere il proseguimento dell'attività anticipando i dettami dei decreti di contenimento della pandemia da un punto di vista di sicurezza dei propri lavoratori e della collettività. Ora invece ci tocca ribadire a livello istituzionale che la nostra operatività è essenziale, ancor più in questo periodo di complessa tenuta sociale e sanitaria. Le nostre imprese funebri stanno rispettando tutte le regole giustamente calate dall'alto ma abbiamo bisogno di mascherine e altro per poter continuare a lavorare ed evitare nuovi casi difficili da gestire. In questo momento sembra impossibile reperire quanto necessario per continuare a lavorare, ed è per questo che con una PEC da Roma rivolta alla Protezione Civile abbiamo chiesto vie di approvvigionamento preferenziali.

Ci auguriamo che le nostre richieste non restino inascoltate. Noi operatori stiamo gettando il cuore oltre l'ostacolo, ma a breve il rischio serio di una paralisi dei nostri servizi è pericolosamente possibile, e in un periodo di totale incertezza sullo stesso virus è impensabile fermare le operazioni funebri".

Gennaro Tammaro, delegato campano di EFI